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Turismo, l’opposizione: “Imposta di soggiorno alle stelle, ma servizi ed eventi inesistenti”

di Redazione
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Gavorrano (Grosseto).Stagione turistica ufficialmente iniziata! Il gruppo consiliare di minoranza, in un accurato lavoro di squadra che ha coinvolto tutti e cinque i componenti, ha in questi giorni analizzato alcuni aspetti tecnici ed amministrativi che a nostro avviso inficiano direttamente sul turismo locale”. 

A dichiararlo, in un comunicato, è “Noi, per Gavorrano!“, gruppo di opposizione nel Consiglio comunale diGzavorrano.

“In primis, abbiamo analizzato le tariffe dell’imposta di soggiorno applicate nel Comune di Gavorrano, raffrontandole ad altri quattro Comuni non troppo distanti dal nostro (Grosseto, Magliano in Toscana, Scarlino e Castiglione della Pescaia) – continua la nota -. Il dato emerso è preoccupante. Suddividendo l’imposta in tre macro-tipologie, si nota come Gavorrano abbia delle tariffe davvero troppo elevate. Negli alberghi, da una a cinque stelle, l’imposta di soggiorno di Grosseto ha una media di 2,00 euro a persona al giorno, a Scarlino la media scende a 1,50 euro, a Magliano è solo 1,40 euro. A Gavorrano l’imposta sugli alberghi mediamente costa 2,50 euro a persona al giorno. Quasi il doppio rispetto a Magliano e mediamente il 135% in più rispetto agli altri quattro Comuni analizzati. Non va meglio per gli agriturismi, dove la media di Gavorrano è superiore a quella degli altri Comuni del 155%. Se a Magliano mediamente si spende 1,00 euro di imposta, a Gavorrano se ne spende il doppio. La media per gli agriturismi nei quattro Comuni analizzati evidenzia una spesa pari a 1,29 euro a persona al giorno. A Gavorrano si spendono 2,00 euro. Sui campeggi Gavorrano batte ogni record, la spesa è maggiore rispetto agli altri Comuni per il 176%. Nei campeggi, negli altri Comuni analizzati, si spende mediamente 0,85 euro, a Gavorrano occorrono 1,50 euro”.

“A fronte di questa incredibile disparità, ci siamo chiesti cosa offra in cambio il nostro Comune ai turisti, anche per giustificare delle tariffe così alte – sottolinea l’opposizione -. A nostro modesto parere l’offerta di servizi ed eventi è davvero, davvero bassa. Forse qualcuno si vanterà dei tre spettacoli già in programma presso il Teatro delle Rocce, ma per un teatro di simil fattezza, con una capienza superiore ai 1.000 posti a sedere, ci pare proprio che la struttura sia utilizzata poco o niente. Ed oltre a ciò, a Gavorrano si vede ben poco. Sia chiaro, parliamo di iniziative promosse e finanziate dal Comune, anche con l’impiego dell’imposta di soggiorno. Da questa nostra considerazione devono essere scomputate le iniziative di privati, di associazioni e di proloco, che, con grande sacrificio e spirito collaborativo, animano tradizionalmente le estati gavorranesi”.

“Un’ulteriore considerazione la si deve a quella che è la previsione di introito 2024 per l’imposta di soggiorno. Premesso che nel 2022 il Comune di Gavorrano ha percepito quasi 122mila euro e nel 2023 ne ha percepiti poco più di 116mila, non è azzardato prevedere a bilancio 2024 un incremento per entrate di imposta di soggiorno fino a 125mila euro? Ciò anche in considerazione del trend negativo che sta interessando, dove più dove meno, l’intero comprensorio maremmano. Forse una previsione più cauta sarebbe stata più logica, anche per evitare di dover poi rimettere mano al bilancio, operando tagli e taglietti atti a far quadrare la matematica. In conclusione, sulla materia turismo, affidata all’assessore piddino Francesca Mondei, continueremo a focalizzare particolari attenzioni. Qualcosa evidentemente non sta funzionando e l’amministrazione è chiamata ad un’attenta riflessione sui dati da noi analizzati, dati che certamente l’assessore competente già conosce. Siamo un Comune con imposta di soggiorno troppo alta, che, a fronte di questa gravosa tassa di scopo, offre in cambio troppo poco in termini di servizi e di eventi – termina la nota -. Delle due, una: o si abbassa l’imposta di soggiorno o si organizzano più e più eventi, incentivando probabilmente in entrambi i casi maggiore flusso turistico”.

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