Massa Marittima (Grosseto). “Gli strumenti urbanistici predisposti soddisfano la programmazione richiesta dalle norme vigenti, ma manca una visione complessiva ed una previsione di come vogliamo accompagnare città, frazioni e territorio nel futuro”.
La lista “Vivere Massa”, che sostiene la candidatura di Andrea Vinciarelli a sindaco di Massa Marittima, raccoglie e si fa portatrice di una proposta che “invece vuole vedere il Comune come modello da vivere, da scegliere, un’offerta che comprenda tutte le fasce di età che intendano fare una scelta di vita e insediarsi stabilmente a Massa”.
“In quest’ottica riteniamo che si debbano prospettare scenari tali che incentivino la stanzialità, valorizzando anche il patrimonio disponibile dell’edilizia privata presente nei centri urbani – continua la nota della lista –. Ovviamente questo non può incidere direttamente sui prezzi di mercato per l’acquisto di appartamenti, ma si possono e si devono creare strumenti che invogliano in qualche modo ad acquistare un’abitazione e stabilirsi in modo permanente nel nostro comune. Questo si può fare se ‘Vivere Massa’, da slogan, diventa azione precisa che favorisca l’insediamento di nuclei, come pensare alla creazione di buoni o esenzioni da tariffe comunali pluriennali per chi scegli Massa per viverci. Una sorta di incentivo da offrire che accompagni l’acquisto di un’abitazione da parte di privati”.
“Altro punto è quello relativo al decoro urbano poiché, insieme ad un notevole patrimonio abitativo da sfruttare, vi è quello pubblico, che denuncia situazioni di abbandono irrisolte ormai da decenni – prosegue il comunicato -. Basti pensare all’area Molendi, dal 1999 abbandonata ed in completo degrado, al castello di Monteregio, anch’esso abbandonato da decenni, agli immobili dell’ex agraria, quali magazzini e palazzina prospiciente piazza XXIV Maggio, all’ex dispensario in via Valle Aspra, che rischia il collasso. Tutte partite sulle quali sono state spese negli anni tante promesse mai concretizzate adducendo che si tratta di aree private e quindi gli interventi ‘li devono fare altri’. Questo non toglie le responsabilità al Comune, che invece deve essere non soltanto vigile, ma anche attore protagonista con proposte concrete, uscendo dall’atteggiamento di spettatore impotente che prende atto degli eventi e li accetta. Così come, nello specifico, per l’area Molendi e per il Monteregio, si devono aprire tavoli con i privati perché quell’area e quel patrimonio immobiliare siano restituiti ai cittadini in modo decoroso”.
“Sul Monteregio si deve quindi proporre alla Asl Sud – Est di uscire dalle varie aste perché è evidente che non si possono trovare acquirenti per l’immobile, che poi debba spendere almeno tre volte il prezzo di acquisto per la sistemazione e pensare ad una concessione pluriennale ad un soggetto affidabile economicamente che avvii un piano di recupero e lo destini ad attività produttive anche per la nostra comunità – termina il comunicato -. Infine, si devono pianificare e cercare risorse per il recupero e le manutenzioni di situazioni come le mura civiche, il parco della Rimembranza, il cimitero comunale, dove sono presenti situazioni di forte abbandono, sulle quali tempo e intemperie stanno producendo danni sempre maggiori che fanno lievitare i costi”.