Massa Marittima (Grosseto). “Come per tutte le cose della vita, spesso quando s’inquadra la questione riguardante la terza età e il welfare i punti di vista per analizzare la questione sono diversi. Adesso, in periodi di scarse risorse, quello che occorre è fare in modo che i costi si trasformino in risorse”: a dichiararlo è Filippo Rinaldi, viceresponsabile del dipartimento sanità di Fratelli d’Italia e candidato nella lista “Paolo Mazzocco sindaco” al Comune di Massa Marittima.
“La terza età, o meglio ormai si parla di 4 età, non deve essere un ‘peso’ per la collettività, ma, anzi, può e deve diventare una risorsa – commenta Rinaldi -. L’anziano non va visto come un peso, ma solo come una persona che ha una certa età, che ha bisogno di vivere serenamente una vita tranquilla. Chiaramente, tutti sappiamo che ci sono anziani anche non autosufficienti e anziani in buone condizioni e quelli in ottime condizioni di salute. Ma ognuna di queste situazioni, se viene guardata dalla giusta angolazione e se ben inquadrata, potrebbe rappresentare un’opportunità di lavoro per i giovani e al tempo stesso un ripopolamento dei territori”.
“Ad esempio Massa Marittima, per la conformità del suo territorio e per la sua vicinanza al mare, si presta benissimo come luogo di accoglienza per le persone anziane. Purtroppo, però. per le persone non autosufficienti in Italia servirebbero circa 600.000 posti, quando invece ne abbiamo meno di 300.000: questo è un problema. Ci sono ‘cohousing’ per le coppie di anziani che vogliono vivere in piccole comunità, che si autoproteggono; ci sono i centri diurni visti come luoghi operativi e non solo come sale giochi – continua il candidato -. Infatti, un anziano che sta bene spende meno in medicine e spende di più per godersi la vita: quindi attività fisica, necessita di palestre, piscine e istruttori qualificati sono ricercati. Naturalmente, alle persone in ottima condizione fisica spetta il compito di essere parte attiva del progetto, in modo da renderlo economicamente attrattivo e renderlo fruibile alle persone meno abbienti. Solo così, in questa maniera, si riesce a instaurare un circolo virtuoso che fa comunità, che va dal posto di lavoro per i giovani, alla solidarietà fra generazioni, a un miglioramento della qualità della vita”.
“Che questo concetto non è un’astrazione, ma è economia reale, non lo dico io, ma lo ‘dicono’ i 5 miliardi di dollari che Bill Gates, Mark Zuckerberg, Jeff Bezos hanno speso per far partire il progetto ‘Benessere per l’anziano’. Pertanto, come potete immaginare, i padroni di Windows, Amazon o Facebook raramente si muovono per la gloria”, conclude Filippo Rinaldi.