Scarlino (Grosseto). “Scarlino può diventare una meta di riferimento internazionale per il turismo del benessere e curativo, grazie alla rarità dell’acqua termale scoperta in una tenuta del territorio. Un’acqua che ha anche proprietà curative. Non lo dice solo Scarlino Futura, ma lo sostengono gli esperti con tanto di certificazioni. Non solo: risorse economiche importanti come i bandi Pnrr sono a disposizione e con perforazioni ancor più profonde può aumentare la portata della falda, che attualmente è di un litro al secondo, già peraltro sufficiente per un primo step del progetto. Il parere dei tecnici ci conforta, adesso però è necessario mettersi al lavoro: negli ultimi dieci anni, e in particolare con i fondi messi a disposizione dal Pnrr nel 2022 e 2023, ma ormai purtroppo persi, avremmo potuto realizzare un centro termale d’eccellenza”: a dichiararlo è il candidato sindaco di Scarlino, Monica Faenzi.
“Ad una profondità di 450 metri, durante un sondaggio nella Tenuta Col di Sasso – conferma l’esperto Maurizio Armanetti – è stata rinvenuta una falda termale a 39 gradi, ricca di sali minerali preziosi, in particolare il litio naturale. Questa concentrazione di litio rende le acque termali di Scarlino tra le migliori a livello internazionale. Il litio, noto per le sue proprietà benefiche, è stato il primo antidepressivo utilizzato in psichiatria e, nella sua forma naturale, è utilizzabile sia per uso interno che per balneazione, offrendo benefici psicofisici senza gli effetti collaterali dei farmaci”.
Maurizio Armanetti, per 3 anni componente della commissione Sviluppo termale e Benessere al Ministero del turismo, è titolare di “Alexandra”, società di ricerche termali certificata da enti dello Stato italiano. “L’acqua termale – dichiara ancora Armanetti – è un grande potenziale per l’economia del territorio, anche grazie ai finanziamenti Pnrr: due bandi sono già usciti nel 2022 e nel 2023 e un altro è appena uscito (https://www.invitalia.it/chi-siamo/area-media/notizie-e-comunicati-stampa/fri-tur-riparte-il-1-luglio-2024)”.
Nonostante le eccezionali proprietà delle acque termali di Scarlino, il progetto di sviluppo ha incontrato ostacoli. “Una media indicativa sul territorio italiano per progetti termali varia da 4 a 10 litri al secondo di portata, ma ci sono realtà termali con valori minori. Scarlino potrebbe essere una di queste, già con un litro al secondo, portata che consente già di realizzare un centro benessere e curativo, lasciando la possibilità di futuri ampliamenti. E dalla relazione dei geologi, tra cui Francesco Cintelli dello studio Geol-Aqua e Orlando Vaselli della Società geochimica italiana – come ricorda l’esperto –, emerge che, con le nuove tecniche di perforazione, è scongiurato anche un eventuale pericolo di fuoriuscita di gas e di inquinamento della falda, arrivando anche a una portata di 40 litri al secondo”.
“Scarlino – conclude l’esperto Maurizio Armanetti – ha tutte le carte in regola per diventare un centro termale di prestigio internazionale. L’auspicio è che l’impegno delle istituzioni, unito alla determinazione degli imprenditori locali, possa trasformare questa risorsa naturale in un volano di sviluppo economico e benessere per l’intera comunità. La valorizzazione delle acque termali di Scarlino rappresenta un’opportunità unica per rilanciare il territorio e attrarre visitatori da tutto il mondo”.