Massa Marittima (Grosseto). “Buona notizia quella del ripristino del trasporto urbano, che ha finalmente tenuto conto dei bisogni dei cittadini con difficoltà di mobilità e ha raccolto le nostre sollecitazioni”.
A dichiararlo è Daniele Gasperi, del Pci di Massa Marittima.
“Inizialmente la risposta data dal Comune non solo a noi, ma anche ai gruppi consiliari e alle forze politiche di opposizione, era stata inascoltata e vi era una chiusura totale per l’insostenibilità della spesa – spiega Gasperi -. Un tema che viene risolto in prossimità della campagna elettorale 2024 ed ora il trasporto urbano, così come i servizi e lavori nelle frazioni e sul capoluogo, diventano prioritari. Si parla però di periodo sperimentale che durerà sino al 30 giugno, forse con proroga, e il sindaco mette le mani avanti anche per i successori, quando afferma che la condizione per mantenere certi servizi, compreso il trasporto, è quella di una sostegno con risorse provenienti da Stato e Regione e che il tutto sarà soggetto a verifiche. Questo significa che, se non dovesse essere produttivo in termini di fruizione, è probabile anche che ci siano ripensamenti. Vedremo”.
“L’iniziale chiusura era giustificata, in modo non totalmente corretto, scaricando il problema alle competenze regionali, cosa che ancora oggi sostiene il sindaco, ma che deriva da un percorso avviato con tutti i Comuni e le Province della Regione e, per Massa, con la precedente consiliatura Bai e che poteva essere contestata – continua Gasperi –. Invece si è preferito lasciar correre e il Comune è stato riluttante ad un’ipotesi di finanziamento del servizio con fondi propri optando per il taglio totale delle corse e questa è stata una scelta del Comune e non di altri. In altre realtà locali, anche più piccole di Massa, le amministrazioni si sono fatte carico di dare un servizio sostitutivo, basta affacciarsi al Comune di Scarlino o altre realtà locali, come Orbetello, Monte Argentario, Pitigliano ecc… dove i Comuni hanno investito e organizzato il servizio per i loro cittadini. Dal piano restano scoperta Capanne e la Pesta, ci permettiamo in proposito di suggerire un’altra soluzione che, come la prima, saremmo lieti venisse copiata e che potrebbe vedere la stipula di una convenzione con le associazioni di volontariato per andare a coprire una sorta di ‘servizio a chiamata’ che sarebbe un ulteriore vantaggio per chi ha problemi di mobilità e andrebbe incontro alle realtà periferiche”.
“Altra considerazione sarebbe quella di legare il trasporto urbano con la mobilità turistica, promuovendo anche indicazioni sui parcheggi fuori dalla perimetrazione del centro in modo da decongestionarlo e ampliare il servizio anche ad altri target, andando ad aumentare la sostenibilità dello stesso. Insomma, facciamo un plauso per il ripristino, ma, se si fosse voluto, si sarebbe potuto e, a nostro avviso, si sarebbe dovuti intervenire prima anche per fugare i dubbi che si tratti dell’ennesima marchetta preelettorale che serve solo a raccattare consensi in un periodo di carestia anche per Comuni come il nostro – termina Gasperi –, dove da decenni governano le solite facce note che si attivano e si vedono solo quando c’è da chiedere il voto”.