Colline Metallifere (Grosseto). “Anni fa si è voluto cambiare il sistema di Protezione Civile che era affidato operativamente alle Province che, come nel caso della Provincia di Grosseto, avevano sedi operative in grado di monitorare la situazione ed entrare in operatività con i propri mezzi con il grande supporto del volontariato, vera macchina ben coordinata e organizzata, in grado di dare risposte efficienti, efficaci, rapide che potevano mettere in sicurezza le situazioni e rassicurare i cittadini”.
A dichiararlo, in un comunicato, sono Mauro Lorenzini, Valter Cioni e Daniele Gasperi, del Pci delle Colline Metallifere.
“Poi, grazie alle modifiche alla norma, il tutto è stato accentrato a Firenze, nei palazzi della Regione, da dove qualcuno ha la presunzione di poter avere sotto controllo la situazione e poter intervenire in tempi adeguati in caso di eventi calamitosi – continua la nota -. Ed infatti si è visto bene cosa è successo nei giorni scorsi a Follonica. Al di là di carenze e possibili mancanze nella pulizia dei tombini e dei canali di sgrondo delle acque, così come per i sottopassi, è necessario cercare di mettere in opera pompe per limitare l’invasione delle acque; l’evento ha colpito in modo serio la città provocando grossi disagi e, solo grazie alla clemenza del meteo che ha interrotto le precipitazioni, si sono evitate situazioni peggiori e più ingenti danni”.
“Anche in questo caso ci si affida ai potenti mezzi informatici, a sensori, monitor che ci danno gli esiti di una situazione quando questa ormai è fuori controllo, come nel caso di Follonica, rendendo impraticabili strade e sottopassi che sono stati allagati e resi impraticabili, con interruzione non per i soli cittadini, ma anche creando grosse difficoltà ai mezzi di soccorso – sottolineano gli esponenti del Pci –. Come è pensabile che si controlli da Firenze quello che succede in un comune della provincia di Grosseto, come è pensabile intervenire e mettere in sicurezza in caso di problemi più seri, come ad esempio un’emergenza sanitaria, le persone? Certa è una cosa, che se la funzione di gestione fosse sul territorio almeno sui tempi di intervento in emergenza ci sarebbero meno ritardi e questo significa aumentare il livello di sicurezza di tutta la popolazione. Va ripensato il sistema di Protezione Civile, che evidentemente soffre di queste lacune e va aumentata anche la dotazione di mezzi idonei per interventi di emergenza che, ripetiamo, fortunatamente non sono stati necessari, ma che in ogni comune colpito da eventi simili, e al di là dello studio teorico dei rischi, deve avere per rispondere alle situazioni di Protezione Civile”.
“Questa è una riflessione che non vale solo per Follonica – termina la nota -, ma per tutti i comuni ed è collegata alle caratteristiche e probabilità dei rischi propri ai quali è esposto questo o l’altro comune”.