Massa Marittima (Grosseto). “È un paradosso che siano le opposizioni a chiedere al Comune spiegazioni in merito all’ordigno bellico, dal momento che ci risulta che sia stato proprio un consigliere di minoranza a suggerire ad un cittadino di andare dai Carabinieri per segnalarne la presenza. Forse le opposizioni ne sanno più di tutti e non dovrebbero essere così stupite alla vista del cartello con la scritta pericolo residuato bellico”.
A dichiararlo è Marcello Giuntini, sindaco di Massa Marittima.
“La comunicazione al Comune di Massa Marittima è arrivata dal locale Comando dei Carabinieri e dalla Prefettura di Grosseto – spiega Marcello Giuntini –. Da quello che ci risulta un cittadino si è recato al Comando, raccontando che circa 50 anni fa, quando era bambino, era stata trovata una bomba, che poi sarebbe stata collocata in un anfratto delle mura. Non sappiamo se l’ordigno sia stato successivamente rimosso o sia ancora lì, per cui per motivi di sicurezza i Carabinieri hanno provveduto ad apporre il cartello. Tra l’altro potrebbe essere l’ennesima tempesta in un bicchier d’acqua, dal momento che quell’area è stata oggetto di scavi in passato e non è mai stato trovato nulla: a inizio anni Settanta fu eseguito un primo intervento di consolidamento sulle mura, che da sempre presentano problemi di movimenti franosi. Negli anni Novanta, ancora scavi, per realizzare il parcheggio. La bomba non è stata mai trovata, quindi ammesso, e concesso che ci sia e che sia sempre lì, il Comune, comunque, si deve attivare per avviare le operazioni di bonifica, che saranno a spese dell’amministrazione comunale. E non sarà un’operazione semplice, poiché non è un ordigno a vista. Al momento stiamo raccogliendo i preventivi dalle ditte specializzate e stiamo facendo le opportune indagini. Abbiamo chiesto ai Carabinieri di inviarci la copia del verbale nella speranza che ci sia qualche informazione in più per capire il punto preciso in cui si dovrebbe trovare l’ordigno ed è un elemento molto importante che ci consentirebbe di restringere il raggio di azione, perché sarebbe un problema dover indagare su centinaia di metri di mura”.