Home Colline Metallifere Istituto Falusi, il Pci: “Da Giuntini solamente fantasie di fine consiliatura”

Istituto Falusi, il Pci: “Da Giuntini solamente fantasie di fine consiliatura”

di Redazione
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Massa Marittima (Grosseto). “È vero che la questione dell’affitto dell’istituto Falusi è annosa e già dai tempi della consiliatura Bai con Schiavetti, presidente dell’Asp, venne affrontata alla fine del mandato con una richiesta di riduzione con rinvio al successivo mandato 2014-2019 e al nuovo CdA”.

Daniele Gasperi, Mauro Lorenzini, Valter Cioni, della segreteria del Pci delle Colline Metallifere, replicano al sindaco di Massa Marittima, Marcello Giuntini, sull’istituto Falusi.

“Poli, con la prima consiliatura Giuntini, raccolse bene il testimone ponendo la questione del canone come fondamentale per le sorti economiche dell’istituto, senza però ottenere alcun risultato perché non sostenuto dall’ente di riferimento, ovvero il Comune di Massa Marittima – continua la nota -. Così è stato per Brenci e tutto il CdA del Falusi, che posero la questione come inderogabile, ma anche in questo caso nessun appoggio da parte delle istituzioni, tant’è che arrivarono, per la prima volta nella storia dell’istituto, le dimissioni in blocco di tutto il CdA proprio per queste motivazioni. Delle due consiliature Giuntini quello che si ricorda bene sono i richiami fatti dal Difensore civico per i ritardi nella nomina dei Consigli di Amministrazione e le agitazioni sindacali, le prime così eclatanti nella storia del Falusi, che hanno visto addirittura l’intervento del Prefetto per ricomporre le relazioni. Ma sempre Giuntini e la maggioranza, che è solo Pd, si sono smarcati con mille giustificazioni scaricando, come al solito, responsabilità su altri come CdA, opposizioni e su noi del Pci”.

“Ad aprile 2021, con la nomina del commissario, il sindaco dichiara di avere avuto contatti con la Regione, di avere effettuato una richiesta per l’abbattimento della locazione, richiesta che però, a detta della consigliera regionale Spadi, non era mai stata avanzata, e di essere in attesa di risposta formale – prosegue il comunicato -. Mesi dopo da Giuntini, come presidente del Coeso, si mette in contatto con la Regione, cosa mai riferita al cCnsiglio perché evidentemente avrebbe smascherato l’immobilismo di anni del sindaco. Ulmi presenta a fine anno una mozione chiedendo che la locazione sia abbattuta come avvenuto per l’Ars. Va precisato che altri enti avevano fruito già nel 2016 di questo beneficio, concesso non per la loro natura giuridica, ma per le funzioni svolte, coerenti agli scopi della Regione. La domanda che è naturale porsi è perché l’amministrazione massetana non ha istruito questo percorso prima, si sarebbero risparmiati ai cittadini 117mila euro di locazione, senza mettere in crisi l’istituto. La mozione Ulmi viene bocciata per non dare evidentemente visibilità ad un’ottima iniziativa di un esponente del Carroccio. Così gli atti vengono emanati dalla Regione, in fretta e furia: prima la delibera di Giunta in data 21 febbraio 2022, poi i susseguenti atti sottoscritti nel giugno 2022. Se il Falusi fosse stato seguito con questa attenzione ai tempi di Poli o in quelli del CdA guidato da Brenci, l’onere della locazione poteva essere risparmiato evitando una crisi che oggi pagano i lavoratori e magari destinando le economie ad altri servizi ricompresi, senza dover esternalizzare 3 nuclei”.

“I consiglieri non possono entrare nel CdA per incompatibilità e svolgono azione di controllo e vigilanza sugli atti e azioni dell’ostituto, ma questo lo si fa solo dopo parere dei funzionari e la Mucci dovrebbe esprimere parere almeno su alcuni atti. Quindi è opportuno che sia lei la presidente? Le ammucchiate, quelli del Pd, le sanno fare molto bene, pur di restare incollati alle poltrone, noi abbiamo sollevato da anni queste questioni sulle quali proprio Giuntini e il suo Pd hanno ignorato e ci hanno ignorati ed oggi ripercorrono quelle proposte avanzate anche dal nostro partito da molto tempo. Ulmi ha fatto bene gli interessi del territorio e gli va riconosciuto, così come Travison ha fatto una scelta giusta per l’infermiere, che non è stata l’unica. Ha istituito un trasporto pubblico locale con navetta gratuita, mentre a Massa si è tagliato completamente e, non in ultimo, ha concesso i terreni sul suo Comune alla Venator per il deposito dei gessi, quando invece Giuntini non ha fatto neppure il Consiglio comunale richiesto sulla questione perché lo stabilimento, come lo stesso ha dichiarato – termina la nota, era nel territorio di un altro comune e le decine di massetani occupati alla Venator certamente ringraziano”.

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