Massa Marittima (Grosseto). “Meno male che ha un poco piovuto ed ha senz’altro lavato e portato via almeno parte di quei cattivi odori che si sentivano a Cittanova, quartiere di Massa Marittima”.
A dichiararlo è Daniele Gasperi, del Pci di Massa Marittima.
“E se non ci pensa il meteo chissà chi ci avrebbe pensato, in tanti se lo chiedono tra i residenti, tra i quali montano disagio e arrabbiatura – continua Gasperi -. Speriamo quindi che piova ancora, magari un po’ di più per lavare strade e marciapiedi che ne hanno bisogno. ‘Possibile, ci dice un cittadino –, che con tutto quello che paghiamo per il servizio di nettezza non ci sia possibilità di vedere, almeno in qualche occasione e nel periodo estivo, un bel lavaggio della strada per eliminare un inconveniente non solo fastidioso, ma anche e soprattutto poco igienico?’. E noi ci uniamo al coro, perché limitatamente al periodo estivo sarebbe opportuno fare pulizie più a fondo e non solo in Cittannova, ma anche in altre zone della città e nelle frazioni. Sarebbe un altro segnale di attenzione per chi è residente e darebbe certamente un’immagine più decorosa anche al visitatore”.
“Evidentemente il business non se lo può permettere e quindi dobbiamo tenerci i cattivi odori. Chissà, se un0analoga situazione si verificasse in un’area privata, se ci sarebbe la stessa tolleranza – sottolinea Gasperi –. Anche in questo caso la risposta ce la immaginiamo: è un’estate con un caldo eccezionale, non si può sprecare l’acqua e poi c’è cattiva educazione, così si dribbla il problema e si rimanda al senso civico che ha il suo peso ,ma imparagonabile a quello di chi queste cose dovrebbe pensare prima che si alimentino disagi e proteste. Per rendersi conto basterebbe venire e annusare l’aria per capire che non sono polemiche, ma realtà. Accanto a questo c’è sempre lo spettacolo, già da tempo segnalato, dei cavi e attacchi elettrici che penzolano dagli edifici storici del Terziere in tutte le direzioni e a varie altezze. Quando si parla di norme per la sicurezza qualche perplessità viene osservando le cadute di linee provvisorie, scatole e prese distribuite a caso sugli edifici del centro storico”.
“La domanda è sempre la stessa: queste situazioni sono certificate e rispettano i criteri di sicurezza imposti dalle norme? È legittimo chiederselo, così come è legittimo domandarsi se queste situazioni debbano far parte del decoro urbano e dell’arredo che dovrebbe caratterizzare i centri storici, dove spesso si vanno a rilevare problemi magari per l’installazione di arredi non in legno a porte e finestre e chi magari sostituisce una persiana, con materiali che non hanno nulla a che invidiare al legno, e viene multato in modo esagerato. La foto parla da sola e queste situazioni sono lì anno dopo anno a testimoniare incuria e molta superficialità da parte di chi dovrebbe dare l’esempio per il decoro e sicurezza – termina Gasperi -. Ma ora è il tempo delle promesse e chissà se ci sarà spazio per inserire nel libro dei sogni e delle promesse elettorali anche una maggiore attenzione per queste piccole cose, ma importanti per l’immagine della città”.