Massa Marittima (Grosseto). Il 31 maggio, tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio comunale di Massa Marittima, è stato inserito come punto la discussione sulla vicenda Venator Italy srl in ossequio alla richiesta pervenuta dai consiglieri Brogi (Lega), Borelli e Mazzinghi (entrambi della lista civica Massa Comune) del 20 aprile scorso, avanzata nel mese di aprile e sottoscritta anche dalle forze politiche non presenti in Consiglio, come Italia Viva, Pci, Azione e Fratelli d’Italia.
“Nella richiesta veniva avanzata la convocazione di un Consiglio comunale straordinario aperto alla partecipazione delle organizzazioni sindacali, del sindaco di Scarlino, di esponenti regionali e dei cittadini per dare un concreto segnale di sostegno e presenza sulla vicenda – si legge in una nota congiunta di Pci, Italia Viva, Azione, Fratelli d’Italia -. La decisione è sopravvenuta dopo una conferenza dei capigruppo alla quale erano assenti tra l’altro i rappresentanti dei gruppi dei Repubblicani e di Massa Comune. Se da una parte si prende atto che almeno in Consiglio sia arrivato il problema grazie alla sollecitazioni delle opposizioni consiliari e extraconsiliari, dall’altra si deve riconoscere che ancora una volta si evita una partecipazione più estesa che avrebbe potuto dar forza e far emergere una posizione unanime da parte della massima assise del Comune”.
“Molti sono i lavoratori interessati che vivono momenti indubbiamente non facili, con una precarietà che sta ha già portato ad avere i primi licenziamenti, passati sotto traccia, con mediazioni tra l’azienda e gli stessi lavoratori – prosegue il comunicato -. Posti di lavoro che probabilmente non potranno essere più recuperati nel futuro da un’azienda che è in difficoltà, come dimostrano le recenti comunicazioni fatte da Venator, e che rischia di vedere acuire ancora di più una crisi marcata che si estende all’indotto e alla Nuova Solmine, dalla quale sono già arrivati segnali non confortanti. Riteniamo per questo che un Consiglio comunale aperto avrebbe potuto dare una maggiore informazione e consapevolezza di quanto sta succedendo e magari portare a risoluzioni di sostegno e vicinanza anche alle numerose famiglie massetane che vedono molte ombre sul proprio futuro”.
“Una questione che senz’altro avrebbe potuto anche politicamente ed istituzionalmente serrare i ranghi tra maggioranza e opposizioni e dare un segnale reale di conforto e vicinanza a chi la crisi la sta sentendo sulla propria pelle. La discussione, che sarà certamente importante e interessante, non porterà a questi risultati e rischiamo di rimanere ancora sul poggio a vedere gli eventi ed aspettare le decisioni nella totale incertezza, con il rischio che ancora una volta si perdano opportunità di lavoro e attività fondamentali per lo sviluppo economico del territorio e per la tenuta demografica di tutto il comprensorio – termina la nota -. Ribadiamo che apprezziamo lo sforzo, ma in certi momenti serve mettere una marcia in più a sostegno del futuro della nostra comunità”.