Massa Marittima (Grosseto). “Dopo la visita di qualche settimana fa al nosocomio massetano da parte del governatore della Regione Toscana Eugenio Giani, il quale, con i soliti proclami e le promesse fatte, avrebbe risolto tutti i problemi della sanità massetana, purtroppo dobbiamo ancora una volta constatare, e qui l’assist c’è lo fornisce in questi giorni il sindaco di Massa Marittima Giuntini, suo collega di partito, quello che da mesi, se non da anni, andiamo dicendo sullo stato di totale abbandono nel quale versa l’ospedale Sant’Andrea“: a dichiararlo sono il deputato e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, l’onorevole Fabrizio Rossi, e il coordinatore provinciale del partito, Luca Minucci.
“La situazione al pronto soccorso è a dir poco drammatica – commentano i due esponenti di Fratelli d’Italia –. Mancano infermieri, ma mancano anche molti medici. Quest’ultimi solo parzialmente sostituiti da alcuni colleghi fatti venire da Grosseto. La radiologia presenta un solo radiologo, che non è presente di notte e neanche nei festivi. Pertanto, in queste condizioni operative, non ci si effettuano ecografie d’urgenza, nè tac con mezzo di contrasto e molti altri esami diagnostici”.
“Ma la domanda che ci poniamo – proseguono Rossi e Minucci – è la seguente: quale potrebbe essere la sicurezza sanitaria di un eventuale malato che si reca in un pronto soccorso come quello massetano, senza poter usare questi ausili di vitale e immediata importanza diagnostica, in quanto manca il medico preposto? A questa domanda qualcuno potrebbe rispondere che è prevista la centralizzazione dei pazienti. Certamente anche questo è vero, ma in parte, in quanto qualcuno si è mai chiesto e ha controllato quanto tempo impiegano, ad esempio le ambulanze, specialmente di notte, o di domenica o nei giorni festivi a trasportare un paziente dal Sant’Andrea a Grosseto? Se si procedesse a verificare la tempistica, che in molti casi diventa fondamentale, se non vitale per la salute del paziente, si farebbero delle amare scoperte”
“Inoltre – proseguono il deputato e il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia – sono praticamente scomparsi gli esami per esterni. Pertanto, un residente nei comuni di Massa o Montieri o Monterotondo Marittimo, per eseguire un esame diagnostico si trova costretto a percorrere dai 100 ai 200 chilometri, tra andata e ritorno, con perdite di giornate lavorative, costi e disagi, in special modo per gli utenti fragili e anziani. Detto questo, tanto valeva inserire allora delle prestazioni a parziale pagamento, così i pazienti spendevano forse meno, ma almeno non avrebbero avuto i disagi dovuti ai lunghi spostamenti”.
“Ma c’è di più. Gli ortopedici, ad esempio, sono ridotti a due unità, in quanto i medici che erano in servizio sono andati a fare il servizio nel privato. Pertanto, a breve diventerà quindi impossibile effettuare interventi di chirurgia ortopedica e tantomeno gestire il reparto e garantire le visite. Ma c’è di più. La chirurgia d’urgenza, che potrebbe capitare nei fine settimana, o durante i giorni festivi, non è operativa per mancanza di infermieri e presenta difficoltà operative per la mancanza di una radiodiagnostica di secondo livello, tipo tac con mezzo di contrasto, per cui si rischiano interventi alla cieca: cosa quest’ultima inaccettabile, che mette a repentaglio la sicurezza del paziente – continuano Minucci e Rossi –. Infine, ci stavamo dimenticando dei famosi medici pneumologi promessi da Giani. Che dire: in realtà si trattava di prestiti di medici provenienti da Grosseto che da giugno torneranno al proprio reparto al Misericordia. Ecco, se questi sono i risultati delle promesse fatte da Giani e Bezzini sul Sant’Andrea, possiamo affermare con una certa sicurezza che eventi, come grandine, alluvioni e siccità, messi insieme, fanno meno danni”.
“Sarebbe invece il caso dire a chiare lettere, senza girarci tanto attorno con le solite promesse della Regione Toscana, che questo nosocomio, viste le cose come stanno andato, sarà purtroppo destinato alla chiusura. I cittadini del comprensorio delle Colline Metallifere sono stanchi di essere presi in giro per l’ennesima volta. Fratelli d’Italia ritiene che un territorio abbastanza vasto come quello del comprensorio nord della provincia e delle zone limitrofe, dove la popolazione si avvicina ai 60mila abitanti, non debba essere distrutto con uno stillicidio continuo e cronico, ma debba essere portato a nuova vita, con una propria autonomia e programmazione sanitaria, per questo ci opporremo in ogni sede a qualsiasi ulteriore ridimensionamento dell’ospedale massetano”, concludono Rossi e Minucci.