Firenze – Presentato il libro ‘Una bella pagina di storia – La lotta contro i “fanghi rossi” di Scarlino (1971-1988)‘ di Flavio Agresti, che ripercorre le vicende della prima battaglia ambientalista in Italia.
Sono intervenuti all’iniziativa Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale, Donatella Spadi, consigliera regionale, Leonardo Marras, assessore regionale, l’autore Flavio Agresti e l’editore Pasquale Testa.
Il libro
“Una bella pagina di storia” è il racconto appassionato della lunga lotta contro i “fanghi rossi” della Montedison di Scarlino, considerata da eminenti studiosi come la chiave di volta per la storia ambientale italiana. In prima fila ci sono stati gli operai e i tecnici dello stabilimento, i sindacati, i giovani, gli enti locali e i partiti. La lotta evitò il disastro ecologico nel Tirreno senza compromettere la continuità produttiva degli impianti industriali, dimostrando che ambiente e sviluppo possono convivere se c’è la volontà di riconsiderare la finalità del ciclo economico.
La lotta di Scarlino ha consentito l’adozione della Direttiva comunitaria per la soppressione delle discariche dei fanghi rossi, per cui oggi i mari europei non vengono più sistematicamente avvelenati.
“Questo libro ci racconta come è stato possibile tenere insieme il rispetto per l’ambiente con le politiche di sviluppo – ha detto Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale – e ci spiega come il sindaco sia riuscito a far convivere un territorio da salvaguardare con una fabbrica da far crescere. La politica deve prendere ad esempio iniziative come questa, che riescono a tenere insieme politiche per il turismo e la tutela dell’ambiente. La Toscana vuol essere una terra rispettosa dell’ambiente, ma che sa anche mettere in campo politiche di sviluppo.“
“Attraverso il libro di Agresti si ricorda una battaglia locale che è diventata un esempio sul piano nazionale – ha affermato l’assessore regionale Leonardo Marras – ed ha assunto un rilievo a livello internazionale. In quel periodo c’era contrapposizione tra lavoro e ambiente e la riflessione arriva fino ai nostri giorni, alle difficoltà che incontra la proprietà attuale, al modo corretto di trattare i rifiuti. Oggi dobbiamo affrontare i temi del lavoro e dell’economia in una prospettiva di sviluppo che deve necessariamente essere sostenibile.”
“Si ricorda nel libro una protesta che parte dalle istituzioni, ma che poi coinvolge anche gli operai e i sindacati in una battaglia di civiltà – ha spiegato la consigliera regionale Donatella Spadi –, che poi porterà ad una legislazione più moderna a livello italiano ed europeo sull’ambiente. Si pongono le basi per il rispetto del territorio e del nostro mare.”
“Un libro che racconta un’esperienza vissuta in prima persona – ha detto l’autore Flavio Agresti – quando l’azienda Montedison voleva gettare in mare i rifiuti industriali prodotti. Con l’aiuto di pareri di illustri scienziati, riuscimmo a dimostrare l’impatto inquinante di tali rifiuti e a costringere l’azienda ad adottare azioni a tutela dell’ambiente. Con la nostra azione abbiamo superato il ricatto di dover scegliere tra ambiente e lavoro, abbiamo favorito l’adozione della prima legge nazionale a tutela delle acque, in questo periodo nasce anche il Ministero dell’ambiente; inoltre raggiungemmo anche il significativo risultato di far elaborare la prima Direttiva europea per l’impedimento degli scarichi a mare inquinanti. La nostra è stata la prima battaglia ecologica attuata in Italia, dopo la quale l’industria ha dovuto fare i conti con il rispetto puntuale dell’ambiente”.