Home Colline Metallifere “Il Risorgimento a Cala Martina”: nuovi ingressi nell’associazione, pianificati gli eventi futuri

“Il Risorgimento a Cala Martina”: nuovi ingressi nell’associazione, pianificati gli eventi futuri

I membri dell'associazione si sono incontrati a cena a Massa Marittima

di Redazione
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Massa Marittima (Grosseto). Si è svolta nei giorni scorsi la cena conviviale di primavera dell’associazione storico culturale “Il Risorgimento a Cala Martina”, che fin dalla sua creazione nel 1999, si occupa ogni anno di tenere vivo il ricordo degli avvenimenti che videro protagonista in Toscana, e soprattutto in Maremma, l’Eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi. Avvenimenti svoltisi nell’estate del 1849, dopo la caduta della Repubblica romana guidata da Carlo Armellini, Giuseppe Mazzini e Aurelio Saffi, sotto l’attacco delle truppe francesi del generale Oudinot, inviate in soccorso del Papa Pio IX.

Garibaldi, accompagnato dalla moglie Anita e da circa tremila combattenti, lasciò Roma la sera del due luglio con l’intenzione di andare a soccorrere Venezia che ancora resisteva all’assedio delle truppe austriache. Braccato da cinque eserciti e soprattutto da quello austriaco, che aveva l’ordine di fucilarlo immediatamente insieme a chi lo avesse accompagnato e aiutato, il suo tentativo ebbe una tragica fine nella località di Magnavacca, oggi Porto Garibaldi, in provincia di Ferrara.

Qui, diede ai superstiti che lo avevano seguito l’invito a disperdersi e si trovò quindi solo con il suo fedele aiutante, il Capitano Leggero, e con la moglie Anita, al sesto mese di gravidanza e febbricitante dopo tutti i disagi patiti nella fuga, che morirà il 4 agosto ricoverata in una fattoria vicino a Ravenna detta “Le Mandriole”, grazie all’aiuto di un patriota del posto: il colonnello Gioacchino Bonnet, che aveva combattuto a fianco di Garibaldi nella difesa di Roma.

La cena era stata appunto dedicata al ricordo e all’esaltazione della figura di Anita (Aninha Ribeiro da Silva), figlia di un povero mandriano emigrato in Brasile dalle isole portoghesi delle Azzorre. Definita poi, essa stessa, “Eroina di sue mondi”: il suo Brasile e l’Italia, paesi nei quali ha contribuito ad affermare tutto il valore dell’emancipazione femminile anche come simbolo di estremo coraggio e dedizione a fianco di Giuseppe Garibaldi nelle sue battaglie per la libertà e l’indipendenza dei popoli.

La cena

Cena splendidamente ospitata al ristorante Villa La Boccia di Massa Marittima, alla quale hanno partecipato i membri dell’associazione con i loro familiari e numerosi ospiti invitati. Nel corso della stessa, come ormai è consuetudine, sono entrati a far parte dell’associazione nuovi soci (fra i quali un socio onorario dalla provincia di Siena). E, proprio nel nome di Anita Garibaldi, è entrata a far parte della compagine sociale la follonichese Silvia Settembrini (nella foto), che ha ricevuto la pergamena a firma del presidente Roberto Baldi, che attesta la sua iscrizione e che mostra orgogliosa in una foto.

La cena si è conclusa con l’illustrazione delle prossime attività dell’associazione, che prevedono la prossima cena da svolgersi a Piombino, con la partecipazione dei nuovi iscritti di quel comune e dell’Isola d’Elba, la promozione di iniziative storiche nei comuni toscani e soprattutto la celebrazione pubblica del 174.mo anniversario del “Salvamento” di Garibaldi e Leggero a Cala Martina, che si svolgerà con un articolato programma alla fine del prossimo settembre, con il èatrocinio, già ricevuto, della Regione Toscana e di molte associazioni e Comuni che videro il passaggio (e l’aiuto ) dato a Garibaldi e Leggero nell’agosto del 1849.

Celebrazione che sarà organizzata anche con la partecipazione di scolaresche affinché il ricordo e il valore di quegli avvenimenti, che condizionarono il successivo sviluppo della storia del nostro Paese, sia costantemente tramandato alle giovani generazioni.

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