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Canti del maggio: tre cori maremmani firmano accordo per la valorizzazione

Firmato il protocollo di intesa toscano per salvare i canti del Maggio

di Redazione
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Roccastrada. Saranno tre i gruppi canori in rappresentanza del comune di Roccastrada che entreranno a far parte di un importante progetto regionale.

Il 12 marzo, a Buti (Pisa), alla presenza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’associazione “Sergio Lampis Improvvisar cantando” di Ribolla, il gruppo dei “Maggerini torelli maremmani” di Ribolla ed il “Coro sedici agosto” di Roccatederighi firmeranno il protocollo di intesa con altre nove associazioni toscane per la valorizzazione del canto del maggio, dell’ottava rima e della poesia estemporanea.

L’accordo

L’intesa è stata promossa dalla Compagnia del Maggio Pietro Frediani di Buti ed ha lo scopo di favorire e promuovere azioni di salvaguardia e trasmissione del patrimonio culturale, storico e tradizionale del territorio toscano tramite progetti, manifestazioni, studi ed eventi.

Per i tre gruppi del comune di Roccastrada che aderiranno al protocollo si tratta di un significativo riconoscimento: infatti nella realtà territoriale roccastradina è fortemente radicata la tradizione del canto estemporaneo in ottava rima ed il canto del Maggio, una caratteristica espressione della cultura popolare – in particolare del mondo contadino – che è rimasta viva nel tempo e che si traduce durante il corso dell’anno in eventi e manifestazioni canore molto apprezzate.

Conservare la memoria degli usi e delle abitudini storiche e tradizionali del territorio – dichiara l’assessore Emiliano Rabazzicostituisce un valido strumento per comprendere la contemporaneità e gettare le basi affinchè questi valori e queste abitudini possano far maturare processi di crescita e sviluppo della società. Le forme espressive del canto del Maggio, della poesia estemporanea e dell’ottava rima costituiscono un unicum nel panorama culturale del territorio regionale e nazionale, pertanto è compito delle istituzioni cercare di mantenerle e diffonderne la conoscenza per un’offerta didattica, formativa e culturale di elevato livello. L’obiettivo del protocollo di intesa si deve tradurre in un impegno a garantire., attraverso percorsi di recupero, conoscenza e consultazione di contenuti, suoni, forme, gestualità e simbologie, la sopravvivenza di queste forme espressive affinché attraverso nuove contaminazioni sia possibile coniugare divertimento, cultura, sviluppo territoriale e crescita sociale della comunità”.

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