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Massa Marittima (Grosseto). Incidente sul lavoro in un cantiere a Massa Marittima.
Questa mattina, poco prima delle 11, per cause in corso di accertamento, un uomo di 54 anni è caduto da un’altezza di circa 10 metri. L’operaio, nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei sanitari del 118, è deceduto.
Sul posto, sono intervenuti le ambulanze della Misericordia di Massa Marittima, della Pubblica Asssitenza di Scarlino e l’elisoccorso Pegaso 1.
Attivata la Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro della Asl Toscana Sud est, presenti anche le Forze dell’Ordine.
Il cordoglio dell’amministrazione comunale
“Il tragico incidente mortale sul lavoro avvenuto questa mattina a Massa Marittima colpisce profondamente la nostra comunità – afferma il sindaco di Massa Marittima, Irene Marconi –. Tutto il nostro territorio, per la sua storia mineraria, è stato più volte teatro di gravissimi incidenti sul lavoro, ma nel nostro passato si evidenziano anche i momenti di lotta per i diritti dei lavoratori e per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Anche per queste ragioni la disgrazia di questa mattina ci addolora fortemente. Insieme a tutti i membri dell’amministrazione, unitamente a tutte le forze politiche in Consiglio comunale, esprimo le più sentite condoglianze e la vicinanza ai familiari e ai colleghi della vittima”.
Ancora una morte sul lavoro, Giani: “Come istituzioni non possiamo accettarlo”
“Si allunga l’elenco dei morti sul lavoro e come istituzioni non possiamo proprio accettarlo”. Commenta così il presidente della Toscana Eugenio Giani l’incidente tragico in cui stamani, 18 luglio, ha perso la vita un operaio edile di 54 anni, cadendo da un’altezza di una decina di metri all’interno di un cantiere nel centro storico di Massa Marittima.
“Alla famiglia del lavoratore deceduto va il cordoglio mio e di tutta la Giunta regionale”, dice Giani. Poi l’analisi: “In un Paese civile non si può morire di lavoro – sottolinea -. Lo diciamo da anni e la strada da battere non può che essere quella imboccata: investire sulla formazione, ancora di più, investire sullo scambio di buone pratiche, non far venir meno e potenziare i controlli, i piani mirati di prevenzione, l’informazione e assistenza alle imprese: una battaglia che si vince tutti assieme, con la collaborazione tra istituzioni ma anche con datori di lavoro e lavoratori”.
A proposito di controlli, lo scorso maggio la Giunta regionale ha approvato l’assunzione a tempo determinato, per tre anni, di venticinque operatori e otto dirigenti chiamati a lavorare sul fronte della prevenzione e della sicurezza sul lavoro: personale necessario per centrare l’obiettivo di mille ispezioni in più l’anno nei cantieri, arrivandone a controllarne 4500. Una scelta in controtendenza rispetto al Governo nazionale, che prima di maggio ha deciso di non stanziare nuove risorse per potenziare i servizi di prevenzione, igiene e sicurezza sul lavoro e di ridimensionare il ruolo delle Asl in questo ambito.
I cantieri edili rimangono un luogo dove alto è il tasso di infortuni, anche gravi e mortali. Nel 2023 sono state 3.652 le ispezioni con sopralluogo nei cantieri toscani e, se si considerano anche i soli controlli documentali il numero degli accertamenti sale a 4.924, il 13,5 per cento di tutti i cantieri notificati, ovvero 36.570.
Il dolore della Cgil
“Questa mattina a Massa Marittima si è consumata l’ennesima morte bianca di un lavoratore – dichiarano la segretaria della Cgil, Monica Pagni, e quella della Fillea Cgil, Anna Capobussi -. Stavolta è toccato a un operaio edile di 51 anni, caduto dal tetto di una palazzina di tre piani nel centro storico della città del Balestro. Naturalmente, in questa fase sarebbe strumentale esprimere giudizi definitivi, considerato che la dinamica degli eventi è all’attenzione degli inquirenti.
Tuttavia, non possiamo esimerci dal ribadire che l’unica strada percorribile per tutelare la vita di chi lavora è quella dei controlli preventivi da parte dell’ispettorato del lavoro, del rispetto certosino delle regole sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e del ricorso al buon senso. In questo caso, l’unica considerazione preventiva che possiamo fare riguarda il fatto che in giornate tanto calde sarebbe opportuno evitare di salire su impalcature e tetti, perché lavorare all’aperto è chiaramente pericoloso. Come dimostra il divieto di lavorare in campagna dalle 12 alle 17 del pomeriggio”.
Il cordoglio dei parlamentari toscani del Pd
“Una nuova morte sul lavoro, l’ennesima di questa strage che non sembra vedere fine. Esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’operaio di 54 anni, tragicamente deceduto in un incidente sul lavoro in un cantiere a Massa Marittima. È essenziale adottare politiche serie e rigorose, non inefficaci o a metà come quelle che il Governo si ostina a presentare. Servono strumenti e risorse concrete ed efficaci come quelli che abbiamo proposto da tempo con la ‘Carta di Firenze’, il patto tra istituzioni, enti locali, imprese e organizzazioni sindacali e datoriali che possano realmente prevenire morti e incidenti sul lavoro, garantendo a tutte le lavoratrici e i lavoratori di operare in condizioni di massima sicurezza. Non possiamo più assistere a queste tragedie”, così i parlamentari del Pd eletti in Toscana Emiliano Fossi, Laura Boldrini, Simona Bonafè, Christian Di Sanzo, Silvio Franceschelli, Marco Furfaro, Federico Gianassi, Dario Parrini, Arturo Scotto, Marco Simiani, Ylenia Zambito.
Il cordoglio di Fratelli d’Italia
“Registriamo anche oggi l’ennesimo infortunio sul luogo di lavoro che ha portato alla morte di un lavoratore e padre di famiglia. Purtroppo, l’ennesima tragedia che si registra da inizio anno. Serve adesso più che mai, da parte di tutti, a partire dalla politica, dalle imprese, dalle associazioni sindacali e di categoria, intervenire con forza e tempestività, affinché non si ripetano tali tragici eventi sui luoghi di lavoro. Alla famiglia dell’operario deceduto tragicamente esprimo a nome mio personale, e a quello di tutta Fratelli d’Italia di Grosseto e della Toscana, le più sentite condoglianze e la massima vicinanza”.
È quanto dichiara il deputato grossetano Fabrizio Rossi, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia.
Il cordoglio del Movimento cristiano dei lavoratori
“Ogni volta che accade un incidente mortale sul lavoro, come quello di Massa Marittima, si protesta, si esprime cordoglio, si chiede maggiore prevenzione, ma in pratica non cambia niente e la tragedia continua. Al di là delle responsabilità che accerterà la magistratura, resta il fatto che i cantieri edili sono fra i più colpiti da infortuni ed eventi luttuosi e che i controlli sono insufficienti, soprattutto per carenze di personale – si legge in una nota della presidenza regionale di Mcl Toscana e di Mcl Grosseto -. Ancora una volta il Movimento cristiano lavoratori, che porta avanti da tempo in Toscana una campagna di informazione e sensibilizzazione, chiede a Governo, Parlamento, Regioni, Usl e Inail di fare ciascuno la propria parte fino in fondo per garantire davvero dignità e sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Il cordoglio del Pci
“Condividiamo in pieno le parole del sindaco Irene Marconi, che confida ‘in tempi brevi sia fatta chiarezza e si accertino le responsabilità’, sull’incidente avvenuto in un cantiere edilizio che ha visto la morte di un operaio di 51 anni – dichiara Daniele Gasperi, del Pci delle Colline Metallifere –. Rimarchiamo con forza che le cosiddette ‘morti bianche’, che avvengono sempre più nei luoghi di lavoro, necessitano di adeguate contromisure con controlli capillari e senza sconti per chi non avesse osservato le vigenti norme di sicurezza e peccato di negligenza più che superficiale. Esprimendo il cordoglio alla famiglia per la perdita di un marito e un padre di famiglia, chiediamo un confronto con le istituzioni per valutare e concorrere alla stesura di un protocollo come strumento reale per arginare questa emergenza sociale”.