Grosseto. Don Giovanni Ricciardi è il nuovo parroco di Ribolla.
L’annuncio è stato dato ieri pomeriggio dal vescovo Giovanni alla comunità, durante un momento assembleare da lui stesso voluto e convocato, a distanza di un mese dalla repentina morte di don Ermille Berselli, che ha lasciato un vuoto in quella realtà e in tutta la Chiesa diocesana di Grosseto.
60 anni, don Giovanni Ricciardi è prete da 32. In precedenza è stato parroco a Gavorrano, poi a Castiglione della Pescaia, Cottolengo e in questi ultimi due anni a Sassofortino e Torniella.
“Rinnovo pubblicamente a don Ricciardi la gratitudine, che gli ho manifestato in privato, per la disponibilità a rimettersi in moto ad anno pastorale avviato, per assumere la guida pastorale della bella comunità di Ribolla – ha dichiarato il vescovo Giovanni –. In occasione del tragico evento della morte di don Ermille ho potuto apprezzare nella gente il senso di responsabilità, l’affetto verso il loro parroco e, in queste settimane, la pazienza di attendere che maturassero le condizioni per una scelta definitiva. Stiamo parlando di una parrocchia di oltre 3mila abitanti, il perno di tutta la zona collinare, con oltre 40 ragazzini a catechismo, l’oratorio appena avviato ed altre iniziative di cui don Ricciardi saprà farsi carico per implementarle, avviandone anche di nuove secondo quanto emergerà dal confronto con la sua comunità”.
Il trasferimento di don Ricciardi comporta una parziale riorganizzazione della zona collinare.
“Egli – dichiara ancora il Vescovo – temporaneamente continuerà a seguire anche la piccola comunità di Torniella, mentre don Cesar de Leon assumerà la responsabilità pastorale anche di Sassofortino, continuando nel suo ministero a Roccatederighi e a Boccheggiano”.
“Il momento non è facile – ha aggiunto monsignor Roncari –. Negli ultimi mesi abbiamo dovuto dire addio a due preti ancora nel pieno del loro impegno, don Enzo Mantiloni e don Ermille stesso, mentre altri sacerdoti, per l’età ormai avanzata, hanno dovuto ritirarsi. Viviamo come una benedizione, dunque, il fatto che domenica 26 novembre potrò ordinare due nuovi preti, Claudio Bianchi e Simone Castellucci, e un nuovo diacono, Alessandro Ortalli, che potranno aiutarci a riprendere slancio, mentre, grazie a Dio, un seminarista è arrivato al termine del percorso di studi, altri due sono a buon punto e altri due giovani sono entrati per l’anno propedeutico, mentre un altro sta svolgendo il suo percorso nel seminario di Viterbo. Rinnovo l’invito a pregare per le vocazioni, ma anche a rendersi sempre più consapevoli tutti che la Chiesa non è prete-dipendente: ogni laico, in forza del battesimo, è corresponsabile e può lavorare per l’annuncio del Vangelo per andare verso quella Chiesa tutta ministeriale, che papa Francesco ci sta proponendo anche con l’apertura all’accesso di laiche e laici ai ministeri istituiti, cioè per tutta la vita, del lettorato, dell’accolitato, del catechista. Avanti con fiducia, allora!”