“Non si smuove nulla o poco più di niente sul presidio ospedaliero delle Colline Metallifere e tantomeno sul territorio; anzi, quello che si vede con estrema chiarezza conferma la politica di tagli a suo tempo eseguiti, ai quali se ne aggiungono altri“.
A dichiararlo, in un comunicato, sono Paolo Mazzocco, Tavolo della salute pubblica, Fiorenzo Borelli, consigliere comunale della lista civica Massa Comune, Luciano Fedeli, del Pci, e Daniele Brogi, consigliere comunale della Lega.
“Guardie mediche e turistiche – continua la nota -. La Asl prevede di mettere le mani sul servizio, così come indicato dalla Regione, non li chiama tagli, ma riorganizzazione che, pari pari, prevede la soppressione dei punti più deboli e meno produttivi, perché si ragiona così ormai in azienda e chi rischia sono le zone marginali, quelle montane e meno popolate. Per la guardia turistica è interessante quello che è successo a Castiglione della Pescaia e si potrebbe ripetere anche a Follonica. Il bando per reperire medici fatto dalla Asl è andato deserto anche perché la Asl era sempre presa dal covid, quindi il servizio non poteva essere garantito. Ma la sindaca Nappi si era già mossa da gennaio ed ha reperito professionisti che saranno in grado di assicurare il servizio per la stagione turistica. Chi paga? Il Comune, ma noi suggeriamo di farsi rimborsare dalla Asl perché è la Asl che se ne doveva occupare”.
“Ora tocca al 118 e al trasporto sanitario, dove si annunciano tagli alle ambulanze e al personale. Chissà come ce la caveremo quest’anno tra primo soccorso di Follonica, pronto soccorso di Massa e guardie mediche. Mancano 200 medici e quelli che ci sono scappano perché non ci sono più le condizioni per lavorare in sicurezza – prosegue il comunicato -. La pneumologia di Massa Marittima doveva, come promesso dal direttore generale nel Consiglio comunale del febbraio scorso, ripartire ma non è così perché la realtà è un’altra: gli unici medici assunti sono stati presi ad Arezzo e sia Massa che Grosseto continuano a restare sotto organico per cui la coperta, da dove la tiri, lascia fuori qualcosa. E chissà che non sia un tentativo di ridurre ancora la pneumologia di Massa facendola diventare solo punto di accertamenti diagnostici, mentre Grosseto potrebbe diventare una sezione della pneumologia, che invece sarà potenziata ad Arezzo, nel rispetto delle norme nazionali che prevedono un reparto complesso di pneumologia ogni 600mila abitanti. Eppure, quando lo dicevamo noi da anni non ci sono mancate offese e attacchi personali da parte del sindaco e del Pd, che su tutto questo sta a guardare”.
“In compenso ci dicono che ‘va tutto bene’ e il silenzio anche dei cittadini dà manforte nel proseguire in questa scellerata corsa che ci ha portato in 7 anni da 116 posti letto a 57 posti letto – termina la nota -. Va tutto bene perché ci sono i fondi del Pnrr destinati e non lo diciamo noi, ma medici e professori a livello nazionale, all’edilizia, al risparmio energetico, ad adeguamenti e non a personale, così a Massa avremo un ospedale con la certificazione antisismica e quindi non potrà collassare, ma sarà svuotato delle attività”.