A Massa Marittima è stato chiuso l’ambulatorio di salute mentale. L’assessore comunale alla sanità, Grazia Gucci, ha inviato una nota al direttore generale della Asl Antonio D’Urso, al direttore sanitario Simona Dei, al responsabile della Zona Distretto Amiata Grossetana-Colline Metallifere grossetana Lorenzo Baragatti e al Direttore dell’Uoc Psichiatria di Grosseto Edvige Costanza Facchi, sollevando il problema e mettendosi a disposizione per trovare possibili soluzioni.
“Il progressivo impoverimento che ha interessato i servizi psichiatrici territoriali – afferma Grazia Gucci –, a partire dallo smantellamento del relativo reparto all’ospedale Sant’Andrea, fino all’aggravarsi della situazione, con l’attuale chiusura dell’ambulatorio di Massa Marittima, ci preoccupa molto per la penalizzazione dell’assistenza dei pazienti interessati, che tra l’altro risultano drammaticamente in aumento, e per le prestazioni assistenziali in materia sociale che il Comune è tenuto ad assicurare”.
“La continua contrazione del personale medico e paramedico operante a livello zonale – prosegue l’assessore Gucci –, con le figure professionali rimanenti, obbligate anche a prestazioni da effettuare presso il nosocomio grossetano a sua volta sottodimensionato, è probabilmente la causa della chiusura dell’ambulatorio di salute mentale di Massa Marittima, così come della contemporanea chiusura di quelli di Gavorrano e Monterotondo Marittimo. Queste scelte testimoniano una sanità locale che, anziché migliorare, presenta continue falle che lasciano intravedere solo tagli unilaterali, senza una benché minima forma di preventivo dialogo e di confronto con le istituzioni locali”.
“Trattandosi di una tipologia di pazienti che ha bisogno di cure e supporto costanti – aggiunge Grazia Gucci –, la chiusura porterà nuovi disagi alle famiglie, costrette a periodici spostamenti verso il distretto di Follonica, o verso Grosseto, per curare i propri cari. È una situazione di forte criticità che aggrava le carenze assistenziali già lamentate sul territorio. Con la lettera inviata alla Asl, pertanto, faccio appello al direttore generale, al direttore sanitario e al responsabile di zona e al direttore di Psichiatria di Grosseto. sollevando il problema e garantendo la piena disponibilità del Comune per trovare insieme una possibile soluzione”.