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Donatella Spadi
“Fatti e non parole. Potremmo sintetizzare così il lavoro svolto in questi mesi per superare i problemi economico finanziari della Rsa Falusi. Un impegno che oggi consente all’istituto, ai professionisti che vi lavorano, alle famiglie e ai pazienti di guardare al futuro con maggiore fiducia. Il Falusi, con le sue tre sedi di Follonica, Gavorrano e Massa Marittima, è un’istituzione del territorio e deve continuare a svolgere il suo prezioso ruolo di assistenza”.
Con queste parole Donatella Spadi, consigliere regionale del Pd e membro della commissione Sanità, commenta la decisione della Regione Toscana di accettare la richiesta del Coeso, per conto dell’Asp e del Comune di Massa Marittima, che ha portato alla riduzione dell’affitto della Rsa dagli attuali 117mila euro all’anno a un canone ricognitorio di 180 euro annui.
La ‘svolta’ è stata annunciata questa mattina dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti, oltre a Spadi, anche il sindaco di Massa Marittima, Marcello Giuntini, il commissario dell’Istituto, Francesca Mucci, e Giacomo Termine, segretario provinciale del Pd grossetano. “Il risultato di oggi – continua Spadi – è frutto di un lavoro congiunto tra Regione ed Enti locali che ha consentito di portare a una ristrutturazione del debito ridefinendone le condizioni con gli istituti di credito. Un obiettivo colto in nome della concretezza, dei fatti e non delle chiacchiere strumentali. Ora il percorso virtuoso che abbiamo iniziato deve andare avanti per garantire un futuro all’Istituto fatto di crescita dei servizi e di sostenibilità economica”.
Andrea Ulmi
“Probabilmente la mozione della Lega, che mi vedeva come primo firmatario, bocciata solo venti giorni fa in cui si chiedeva l’abbattimento totale o parziale del canone di affitto della Rsa Villa Marina di Follonica, in gestione all’Istituto Falusi di Massa Marittima, è stata decisiva per sbloccare la situazione. Va bene che il presidente Giani e il sindaco Giuntini se ne prendano il merito, ma, come testimoniato a suo tempo anche dalle registrazioni della commissione, senza le indicazioni di quell’atto la situazione sarebbe stata ben lungi dall’essere risolta”.
Il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi, vicepresidente della Terza Commissione, Sanità, Sociale e Sport, accoglie con soddisfazione la notizia dell’azzeramento del canone della struttura follonichese che da tempo era attesa.
“In quella mozione – afferma Ulmi –, in cui avevo chiesto invano al Pd di emendare la parte sul commissario, ma di approvare quella sul canone di affitto, avevo indicato la strada, quella cioè di ripercorrere l’analoga decisione su Villa La Quiete sede di Ars, il cui canone era stato di fatto azzerato, portandolo da oltre 100mila euro a 180 euro annui. Non era bastato, e ci si nascose dietro il superamento della fase commissariale, per bocciare l’intero atto che avrebbe impegnato la giunta ad abbattere i circa 120mila euro annuali di canone. Oggi in pompa magna a Massa Marittima viene annunciata la decisione della giunta che mi rende sicuramente felice e che mi fa comprendere come il mio lavoro all’opposizione nell’istituzione, fatto in maniera costruttiva e suggerendo una via percorribile, ha funzionato. Lo dico senza pretendere che mi sia dato merito, ma neppure che si faccia finta di dimenticare quanto avvenuto in Commissione il 25 gennaio scorso, sottraendo peraltro al Consiglio quello che sarebbe stato un atto di indirizzo verso la stessa giunta, lasciando l’intera paternità della decisione a quest’ultima”.
Tutto ciò senza dimenticare i meriti del Tavolo della Salute, di cui è protagonista il consigliere comunale della Lega Daniele Brogi, che ha tenuto i fari dell’attenzione accesi su questa problematica. Ulmi fa una considerazione finale. “Non credo che la via intrapresa fosse già stata decisa al momento della seduta della Terza Commissione del 25 gennaio – sostiene il consigliere -. Qualora lo fosse stato il Pd, come ha fatto in altre occasioni, essendo forza di maggioranza e a conoscenza di quanto messo in campo dalla giunta prima dell’opposizione, avrebbe potuto dirlo, cosa che non è avvenuta. Evidentemente quanto proposto è stato formalmente bocciato, ma nella sostanza apprezzato, tanto da aver perseguito la stessa strada per raggiungere un obiettivo determinante per sanare i conti dell’Istituto Falusi e, adesso, superare con serenità anche la fase commissariale”.
Tavolo della salute pubblica
“Come preannunciato arriva la riduzione dell’affitto a 180 euro per la Rsa Marina di Levante., come è stato fatto per l’Agenzia regionale della sanità”.
A dichiararlo, in un comunicato, sono Fiorenzo Borelli, consigliere comunale di Massa Comune, Daniele Brogi, consigliere comunale della Lega, Daniele Gasperi e Luciano Fedeli, del Pci, Paolo Mazzocco, del Tavolo della salute pubblica.
“Siamo soddisfatti di questo risultato raggiunto grazie soprattutto alle nostre battaglie, che hanno spinto chi governa a scegliere. Un rammarico perché, purtroppo, arriva con grande ritardo – continua la nota –. Dal 2018 Poli ne sollecitava la riduzione, nel 2019 Brenci chiese formalmente la riduzione che passò inascoltata e causò le dimissioni di tutto il CdA. Nel 2020 abbiano scritto e proposto sulla riduzione della locazione prima di ogni altra operazione di riorganizzazione da fare sul Falusi. Lo abbiamo chiesto e abbiamo sollecitato la terza Commissione consiliare della Regione Toscana in audizione il 16 settembre. Ulmi ha presentato una mozione in Terza Commissione consiliare della Regione Toscana bocciata dal Pd, con la quale veniva indicato il percorso da seguire per legittimare una riduzione della locazione. Oggi la Regione ha deciso di adeguare l’affitto passando da 117mila euro a 180 euro l’anno. Peccato sia stato fatto tardi e questo ha causato il disastro di bilancio in cui è piombato l’Istituto”.
“È giusto quanto afferma Giuntini, ovvero che ‘loro fanno’, certamente perché sono loro che governano, ma è spontaneo chiedersi perchè non l’hanno fatto prima? Avrebbero risparmiato tutto il caos che ne è conseguito ed anzi avrebbero messo il Falusi in grado di funzionare meglio con 10mila euro al mese in più che sono stati versati per anni alla Regione Toscana – prosegue il comunicato -. Noi non parliamo soltanto, ma abbiamo presentato proposte concrete che sono state disprezzate, denigrate, rifiutate, persino nascoste all’evidenza, ma che poi sono state regolarmente attuate perchè evidentemente pensiamo e lo facciamo a vantaggio dei cittadini. La questione non si è chiusa, resta aperta e già da ora avanziamo ulteriori proposte che potranno rafforzare l’istituto. La prima che avanziamo è quella che sia aperto presso l’istituto un nucleo dedicato all’ospedale di comunità che potrà contare su finanziamenti del piano sanitario regionale e fondi europei data la vicinanza dell’istituto al presidio ospedaliero“.
“Le altre riguardano la tutela e l’inquadramento del personale di ruolo, che da anni aspetta un inquadramento economico dalla Regione previsto dalla normativa, che non arriverà, per cui è necessario pensare a forme di contratto diverse, concertate con le organizzazioni sindacali per evitare che si continuino a perdere risorse legate alla tutela dei diritti che ricadono sull’ente e non sulla fiscalità generale. L’altra è quella di pianificare per i prossimi anni un potenziamento dei servizi con le economie derivanti dai risparmi sulla locazione. Questo si realizza non con l’arroganza del sindaco e del Pd di questi anni, che hanno escluso qualsiasi forma di discussione che impegnasse il Consiglio, compresa la nomina di un commissario dipendente del Comune, ente che dovrebbe svolgere funzioni di vigilanza e non di gestione – termina la nota –, che poi ha agito secondo le disposizioni del sindaco indirizzate come priorità alla privatizzazione di ulteriori 2 nuclei del Falusi“.