“Solitamente, in politica, quando si alzano i toni e si risponde con l’arroganza tipica della sinistra toscana è perché non si hanno argomenti. Marras non deve spiegare il suo silenzio a un consigliere regionale e a un tal senatore, ma ai cittadini della sua provincia, che oggi vivono su un terreno compromesso dalla sue scelte. Peraltro, visto che è stato lui a sottoscrivere i patti del 2004 e doveva sapere quali fossero i parametri, dovrebbe spiegarci come mai ha taciuto quando Arpat ha stabilito che erano fuori norma.
A Marras, comunque, continuiamo a porre la domanda alla quale ‘casualmente’ si è dimenticato di rispondere: qual è stato il suo interesse e quello della comunità che era chiamato a rappresentare, nel far risparmiare ad una multinazionale 237.000.000 di euro? Conosciamo benissimo l’importanza economica dell’azienda produttrice di biossido di titanio nella provincia di Grosseto, ma di fronte a una relazione tale ci saremmo aspettati ben altro atteggiamento da parte della Giunta Giani e dell’assessore Marras. Non è sufficiente liquidare come apocalittico e politico un atto elaborato da un organo parlamentare. Come già affermato dagli esponenti locali di Fratelli d’Italia, alla luce della relazione occorrono ‘risposte e chiarimenti da chi di dovere'”.
E’ questa la risposta del senatore di Fratelli d’Italia Patrizio La Pietra e del capogruppo del partito di Giorgia Meloni in Consiglio regionale, Francesco Torselli, alle dichiarazioni dell’assessore Leonardo Marras.