E’ stato consegnato, questo pomeriggio, il kit per videolaparoscopia, donato dal Rotary Club Massa Marittima all’ospedale Sant’Andrea.
Il kit donato, del valore di 12.500 euro, è composto da una serie di strumenti necessari a effettuare interventi di chirurgia minivasiva in videolaparoscopia. Questa tecnica consiste nell’intervenire chirurgicamente utilizzando sottili strumenti che vengono introdotti attraverso piccoli fori nella parete addominale, tra cui una telecamera ad alta definizione che trasmette a un monitor le immagini dall’interno dello spazio esaminato. La videolaparoscopia è particolarmente indicata per interventi riguardanti la zona dell’intero addome, per esempio colecistectomie, grazie alla minima invasività chirurgica, tale da non richiedere punti di sutura e velocizzare la ripresa post operatoria del paziente.
“Ringrazio il Rotary di Massa Marittima per il gesto di grande generosità e utilità per la Chirurgia mininvasiva svolta all’ospedale massetano – dichiara Massimo Forti, direttore del presidio ospedaliero -. Il kit consentirà di ottimizzare ulteriormente le risorse in questo ambito e dare una risposta qualitativamente più adeguata ai bisogni di salute dei cittadini di tutta la zona Colline Metallifere“.
“Il 23 febbraio è una data importante per il Rotary Club, che festeggia 116 anni dalla fondazione – dichiara Magdy Lamei, presidente del Rotary Club Massa Marittima – . La cultura del service e una solida etica sono alla base dei nostri valori in nome dei quali ci mettiamo a disposizione della comunità a sostegno di cause negli ambiti culturale, sociale, economico e sanitario. Come attuale presidente del Rotary di Massa Marittima, ho voluto dedicare il nostro contributo al settore della sanità e in particolare alla Chirurgia dell’ospedale Sant’Andrea affinchè continui a essere centro di riferimento importante del nostro territorio”.
“Il kit comprende strumenti chirurgici e ottica di 3 millimetri. Questo consentirà di rendere la chirurgia mini-invasiva, già in uso in questo Presidio, ancora meno invasiva con meno dolore per il paziente operato. Le incisioni chirurgiche sono così piccole da non richiedere neppure i punti di sutura“, spiega il dottor Simone Cecconi, direttore della Chirurgia generale.