“L’ennesimo incidente sulla Sarzanese Valdera ha causato tre feriti gravi e ha messo in risalto, ancora una volta, la pericolosità di questa fondamentale arteria di collegamento tra la costa e l’entroterra“.
A dichiararlo, in un comunicato, è Daniele Gasperi, della segreteria del Pci delle Colline Metallifere.
“Un altro drammatico segnale che si somma agli altri del passato ed aggravato da amministratori che fanno orecchie da mercante nei confronti dei molti ed inascoltati appelli per l’ammodernamento di questa importante strada – continua la nota -. I soliti noti si fanno già grandi rivoltando la frittata e richiamando gli spregiudicati automobilisti con le loro leggerezze alla guida. Una strada deve avere caratteristiche di transito che aumentino quanto più possibile i margini di sicurezza per chi vi circola. In quel tratto troppi e troppo numerosi sono gli incidenti dovuti a una carreggiata inadeguata alla pressione di traffico che deve sopportare, incidenti che avrebbero potuto essere evitati con un tracciato più ampio e moderno, che avrebbe fatto risparmiare danni, spesso irreversibili, alle persone”.
“La posizione del Pci è da sempre chiara e la vogliamo ribadire con forza, come abbiamo già fatto più volte: la strada Massa – Follonica deve essere messa in sicurezza quanto prima con fondi specifici e magari recuperando, se possibile, quei finanziamenti già destinati proprio a questo tratto di strada, circa 2,5 milioni di euro, persi nelle pastoie burocratiche della Regione che hanno trovato sponda nel tracciato ferroviario esistente, che ne avrebbe impedito l’adeguamento perché patrimonio storico. Bene, quel tracciato potrà diventare una pista ciclabile, come qualcuno sta ipotizzando, ma intanto è praticamente sommerso da rovi e vegetazione spontanea o, in alternativa, da canili e pollai, e nel frattempo quel maledetto tratto di strada continua a fare vittime, provocare dolore e rappresenta un vero tappo che frena lo sviluppo economico dell’entroterra – termina Gasperi -. Sarebbe ora quindi di metterci le mani per una definitiva sistemazione e far sì che non si debba più assistere ad una continua e triste conta di feriti e morti, dotando anche economia e turismo di un tracciato moderno e adeguato utile a sicurezza e sviluppo“.