Insieme in Rosa onlus ha donato un monitor al reparto di gastroenterologia dell’ospedale di Massa Marittima.
Uno strumento del valore di 13.500,00 euro, che servirà per rendere più sicuri e meno dolorosi gli esami endoscopici.
Tutto avviene con il ricavato della raccolta fondi 2019: proventi giunti dagli eventi organizzati dalla onlus, grazie alla collaborazione con le tante associazioni, che avevano permesso di raggiungere un’importante cifra da impiegare per migliorare la prevenzione, diagnosi e cura delle patologie oncologiche nel nostro territorio.
«Questo è il primo progetto che consegniamo anche con il contributo del gruppo delle fatine di Follonica – sottolinea Donatella Guidi, presidente dell’associazione – e sarebbe stato bello avere almeno le rappresentati dei vari gruppi per festeggiare questo traguardo, ma purtroppo non è stato possibile per colpa del coronavirus».
Ma un momento per Insieme in Rosa se lo sono ricavato i medici e gli operatori del reparto di endoscopia del Sant’Andrea, che ringraziano la onlus della strumentazione e ne spiegano l’impiego.
«Il monitor di Insieme in Rosa andrà nell’unità operativa semplice di endoscopia digestiva – afferma il dottor Tommaso Balestracci, responsabile del reparto –. Questo strumento permette di misurare alcuni parametri come elettrocardiogramma, pressione, quantità di CO2 respirati dal paziente: parametri che consentono di avere dei riferimenti importanti per cercare di fare esami con il minor fastidio possibile e di modulare il quantitativo dei farmaci per paziente, in sicurezza durante l’esecuzione degli esami endoscopici che rivestono un ruolo fondamentale per la prevenzione dei tumori del tratto gastro-intestinale».
Ringraziamenti sono giunti anche dal primo cittadino. «E’ un sentimento di riconoscenza e gratitudine che Massa Marittima esprime nei confronti della onlus che, per la terza volta, pensa anche all’ospedale della città – commenta Marcello Giuntini, sindaco della città mineraria –. Spero che anche su Massa si possa creare presto una sorta di filiale di Insieme in Rosa. La verve, la vitalità e l’entusiasmo delle “fatine” ci hanno davvero conquistato, anche perché hanno davvero dimostrato di saper lavorare bene».