Era il 1983 quando Luciano Bracali e la moglie Manuela aprirono un bar a Ghirlanda, appena fuori da Massa Marittima, divenuto poi un luogo di ristoro che i figli Luca e Francesco trasformarono in un ristorante più strutturato, oggi doppiamente stellato. Con Francesco, lo chef, abbiamo parlato di come gli italiani stiano riscoprendo il piacere della cucina durante questa chiusura “forzata” in casa.
Chef, farine e lievito sono diventati introvabili in questi giorni, in tantissimi stanno trascorrendo queste giornate cucinando e lo si vede anche sui social network. Ha un consiglio da dare a chi si sente uno chef, almeno a casa propria?
“Una volta mio nonno mi disse: ‘Ogni cosa fatta con il cuore riscalda l’anima’, ero un bambino e non gli diedi importanza, ma oggi mi rendo conto che è proprio così. Il mio consiglio è quello di fare le cose ‘con il cuore’, sono certo che è ciò che serve preparare qualcosa in grado di regalare un’emozione ai vostri cari durante queste giornate”.
Come sta trascorrendo questa quarantena?
“Faccio esercizio fisco, ascolto musica e leggo molto. Sto anche lavorando a nuovi piatti, questa è un occasione per coltivare la creatività. Credo che questo momento ci costringerà a guardare al passato e riscoprire ciò che è veramente autentico ed essenziale, non solo in cucina”.
Un piatto alla portata di tutti che possa mettere un po’ di allegria?
“Un biscotto morbido con impasto di panna e fragole. E’ primavera e anche in un dolce possiamo usare prodotti di stagione. Servito a temperatura ambiente con una pallina di gelato alla vaniglia e salsa di fragole, vi assicuro che può dare dipendenza”.
