“Differenziare l’economia e gli investimenti per lo sviluppo è prioritario in un Comune come Scarlino, che ha nell’ambiente, nella cultura, nel turismo, nella qualità della vita, nelle piccole e medie imprese a ‘misura di territorio’ il motore del tessuto economico. Il nostro programma prevede quindi una serie di azioni per incentivare i diversi settori, con un forte sostegno anche alle attività manifatturiere, commerciali, di servizio, dell’agroalimentare, dell’artigianato e della piccola impresa. Fermo restando che il nostro concetto di sviluppo è strettamente collegato alla sostenibilità, alla promozione di attività integrate nel tessuto produttivo e rispettose dell’ambiente”.
Così il sindaco uscente e candidato della lista Scarlino Insieme, Marcello Stella, spiega il programma per le imprese del territorio e il loro sviluppo, che si affianca al sostegno per altri settori strategici dell’economia, come turismo, cultura, agroalimentare e valorizzazione delle tipicità.
Ecco i punti più qualificanti:
- agevolazioni fiscali per le attività economiche, tenendo presente che il sistema di imposte comunali a Scarlino è già tra i più bassi in provincia di Grosseto;
- apertura di un ufficio comunale dedicato in via esclusiva ai fondi regionali, nazionali ed europei di finanziamento per progetti pubblici e privati. A disposizione dei cittadini per informazioni sui contributi disponibili, su come accedervi e su come presentare il progetto;
- sostegno alle nuove attività produttive, agevolando le startup, favorendo l’accesso al credito, prevedendo incentivi per l’innovazione tecnologica e la green economy;
- attivazione di una banca dati per il monitoraggio delle domande e delle offerte di lavoro nel territorio;
- realizzazione di un un “polo tecnologico ambientale”, una cabina di regia per studi, ricerche e collaborazioni con le università su tutto ciò che riguarda le nuove tecnologie al servizio dell’ambiente e della sua tutela, creando occupazione qualificata e specializzata.
“Per quanto riguarda il futuro dell’area del Casone, scritto nero su bianco nel Piano operativo adottato – spiega Stella –, è un’area industriale: la ‘Cittadella del lavoro’, come definita nel Piano stesso, all’interno della quale sono previsti insediamenti di attività a minimo impatto ambientale, nel rispetto delle previsioni urbanistiche“.