Grande partecipazione al convegno “Il rischio negli ambienti confinati”, organizzato lo scorso martedì a Civitella Paganico e promosso dal Comitato paritetico provinciale per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro in agricoltura della provincia di Grosseto, in collaborazione con la Asl Toscana sud est, Inail, Vigili del Fuoco di Grosseto e Inl Grosseto.
L’iniziativa, che prevede altri incontri, è diretta a tutti gli operatori del settore, con momenti di confronto e discussione.
Con l’espressione “ambienti confinati” si intendono quegli spazi chiusi (del tutto o in parte), inizialmente non concepiti per la presenza dell’uomo, ma che occasionalmente e temporaneamente possono essere occupati da lavoratori impegnati in operazioni di manutenzione, riparazione, ispezione, pulizia e modifiche. Ne sono esempi silos, fognature, pozzi interrati e depuratori.
“E’ stata un’occasione importante per fare il punto, anche in ambito normativo, sulle caratteristiche strutturali che questo tipo di ambienti devono presentare e sulla correttezza dei comportamenti che chi si reca in questi luoghi per motivi di lavoro deve assumere per evitare di trovarsi in situazioni pericolose per la propria salute. Ai partecipanti abbiamo fornito le conoscenze necessarie alla prevenzione, salute e sicurezza in questi ambienti, dato che spesso la scarsa percezione del rischio e i fattori correlati possono essere causa di gravi danni, anche irreparabili”, spiega Alessandro Giomarelli, direttore dell’Uop Tecnici Pisll dell’Asl Toscana sud est, area di Grosseto.
Al convegno sono intervenuti per la Asl Toscana sud est, Alessandro Giomarelli e Valentina Paolucci del servizio Pisll (Prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro) del dipartimento di prevenzione, diretto da Maurizio Spegnesi e con la collaborazione dei professionisti del dipartimento delle professioni tecniche e sanitarie, diretto da Daniela Cardelli.