Un minuto di silenzio per ricordare l’eccidio del 24 luglio 1921, quando i fascisti uccisero dieci roccastradini per vendicare la morte del camerata Ivo Saletti. Si aprirà così il consiglio comunale di Roccastrada convocato domani, alle 18.
“97 anni fa – afferma Francesco Limatola, sindaco di Roccastrada – dieci nostri concittadini innocenti morivano per mano fascista e domani, a 97 anni di distanza, li ricorderemo all’inizio del consiglio comunale con un minuto di silenzio. Sarà una nuova occasione per riflettere tutti insieme su quello che è accaduto e continuare a difendere, ogni giorno, i valori della libertà, dell’uguaglianza e della democrazia. Valori che troppo spesso diamo per scontati e che, invece, sono stati conquistati con il sacrificio di numerose vite, comprese quelle dei nostri dieci concittadini”.
I fatti
Come ricorda Ilario Rosati nel suo libro “Roccastrada – Roccatederighi nella storia d’Italia 1898 – 1915 – 1921″, il 24 luglio 1921 “settanta uomini, suddivisi su due camion e guidati dal segretario del fascio di Grosseto, Dino Castellani, arrivano di domenica mattina sulla piazza del paese, cantando Giovinezza. Devastano alcuni negozi, “visitano” le abitazioni del sindaco, il socialista Bastiani, e di alcuni assessori, bruciano le masserizie nelle strade. L’incubo dura un paio d’ore, poi la spedizione si allontana, diretta verso Sassofortino. Ma non è finita. I fascisti tornano di lì a poco. Subito dopo l’uscita dal paese, infatti, una fucilata ha colpito a morte uno di loro: Ivo Saletti. La vendetta si abbatte su Roccastrada con una furia incontenibile. Non si cercano i responsabili, non si colpiscono gli avversari politici, ma si devasta e si uccide a caso, sfondando le porte delle case, sparando alla gente. I morti sono dieci e la gravità dell’accaduto si ripercuote con ampia risonanza sulla stampa dell’epoca”.