“Il bilancio di Acquedotto del Fiora ormai da alcuni anni dimostra di essere solido e di chiudere gli esercizi con importanti utili. Questa situazione positiva dal punto di vista finanziario e della gestione offre un dato positivo ai cittadini e agli enti che partecipano alla società di gestione. I risultati economici ottenuti indicano una buona capacità di governo della società“.
A dichiararlo è Giacomo Termine, sindaco di Monterotondo Marittimo.
“Limitarsi però a questa constatazione sarebbe a mio parere avere una visione miope, certamente scarsamente lungimirante sulla realtà dei problemi insiti nella gestione della risorsa acqua – spiega Termine -. Su questo tema c’è una questione di merito e di tempi. I mutamenti climatici non sono, ormai, una situazione in divenire, li viviamo, infatti, quotidianamente. Le autobotti riforniscono i depositi di alcuni comuni anche in pieno inverno e le attività agricole riducono la produttività per l’impossibilità di irrigare. La limitata disponibilità di acqua è già oggi un’emergenza accertata. La provincia di Grosseto ha bisogno di fatti e di realizzare ciò che da tempo si ritiene utile attivando azioni concrete, opere pubbliche di grande portata, che travalichino il presente e guardino alle generazioni future. Il sistema è debole ed è inammissibile che il territorio grossetano debba stare con il fiato sospeso per situazioni che a volte lo minacciano per siccità, altre per rischio di alluvione“.
“La realizzazione di un invaso o altre opere di adduzione sono interventi su cui convergere tutte le energie per migliorare le infrastrutture e la qualità del servizio. È un dovere innanzitutto dei sindaci, ma anche dei partiti e dei movimenti, scrollarsi di dosso l’ansia del presente e degli interessi di parte per farsi carico, insieme, degli interessi generali della comunità e, anche in tal modo, ricostruire la fiducia con i cittadini dimostrando la capacità di progettare oltre l’immediato – conclude Termine -. I ‘senesi’ in questa materia stanno guardando al futuro cercando di recuperare il tempo perso per assicurare a Siena e alla sua provincia la garanzia di avere la disponibilità di acqua anche nei prossimi decenni, andando a prendersi con una grande opera l’acqua dall’invaso di Montedoglio. Il bicchiere, se saremo capaci di futuro, se torneremo a governare il futuro, si riempirà, altrimenti il finale è già scritto da altri fattori indipendenti dalla nostra volontà“.