Il sindaco di Massa Marittima, Marcello Giuntini, chiede chiarimenti e impegni sull’ospedale della cittadina metallifera.
Giuntini ha scritto una lettera ad Enrico Desideri, direttore della Asl Toscana Sud Est, e a Giacomo Termine, presidente della conferenza dei sindaci, per ottenere un incontro urgente.
“Mi capita raramente di condividere le affermazioni di Fedeli e Barzanti sulla sanità massetana – esordisce così Marcello Giuntini, commentando le ultime uscite del Pci grossetano –, ma questa volta le loro preoccupazioni sulla esternalizzazione del Cup dell’ospedale Sant’Andrea sono anche le mie; non si capisce, fra l’altro, perché debbano essere fatti due pesi e due misure esternalizzando Massa Marittima e trasferendone parte del personale su Follonica che, al contrario, rimarrebbe a gestione diretta: sono assolutamente contrario“.
Ma le esternazioni del sindaco non si fermano qui e Giuntini esprime tutte le sue perplessità e preoccupazioni anche su altre questione della sanità ospedaliera e territoriale delle Colline Metallifere.
“Ho scritto al direttore generale Desideri e al presidente della conferenza dei sindaci Giacomo Termine – spiega il sindaco –, chiedendo un incontro urgente da cui ritengo debbano scaturire impegni chiari, precisi e rapidi relativamente alle prospettive dell’ospedale Sant’Andrea e della sanità territoriale di Massa Marittima e del suo circondario, nonché rassicurazioni in merito alle risorse e ai tempi degli investimenti in strutture, strumentazioni e organico“.
Alla richiesta di chiarire meglio le questioni aperte, il sindaco replica così: “Gli investimenti previsti nel patto territoriale del 2013, siamo ormai a quasi 5 anni da quella data, che riguardavano i poliambulatori e la diagnostica per immagini segnano il passo; la realizzazione della Casa della Salute, inizialmente prevista contestualmente agli interventi precedentemente citati, è stata, nella programmazione aziendale, fatta ulteriormente slittare. Non possiamo fare a meno di notare, invece, che altre realtà vicine hanno visto portare a termine gli impegni preventivati: riteniamo questa disparità di trattamento assolutamente inaccettabile non esistendo cittadini di serie A e di serie B. Anche l’organizzazione delle unità operative fa segnalare elementi di criticità: in un rimpallo di responsabilità si è persa la colonna laparoscopica promessa da tempo per la Chirurgia, al Pronto Soccorso la mancata sostituzione di medici sta diventando endemica e anche altri reparti soffrono per la carenza di personale medico e infermieristico. Criticità in avvicinamento vengono segnalate anche per quanto riguarda la protesica, non intendiamo assistere inermi ad una sorta di ‘politica del carciofo’ attraverso la quale, un poco per volta si svuota la sanità massetana“.
Un quadro a tinte fosche in cui però Giuntini vede anche elementi molto positivi: “Il lavoro svolto in questi ultimi anni dagli operatori del Sant’Andrea ha reso il nostro nosocomio un punto di riferimento importante per la sanità provinciale e non solo. Voglio ringraziarli per la professionalità, la dedizione, la passione e l’attenzione ai pazienti messa in campo ogni giorno; grazie a questi sforzi registriamo quotidianamente feedback molto positivi da parte dell’utenza, sono fiducioso che l’azienda vorrà rispondere positivamente a questo impegno investendo nello sviluppo di questa importante realtà“.