La Buona Cucina del Touring Club Italia ha un “rappresentante” anche a Roccatederighi nelle colline interne della Maremma.
Dal 2018 la Locanda Da Nada troverà il suo posto nella guida Alberghi e Ristoranti d’Italia edita dal TCI.
“Sono esercizi di tono familiare dove è possibile gustare una cucina genuina e di schietta impronta regionale, in un contesto curato e accogliente“, scrivono quelli del Touring nella lettera in cui annunciano per martedì 10 ottobre la consegna del riconoscimento nel contesto della manifestazione Il Festival della Gastronomia che sarà ospitato nella suggestiva location delle Officine Farneto a Roma.
“Essere scelti dal Touring e ricevere questa comunicazione dopo una grande stagione – afferma Nada Ferrari chef della locanda che porta il suo nome – è una straordinaria conferma del nostro lavoro e del valore delle nostre tradizioni gastronomiche. È bellissimo essere proiettati in un panorama nazionale partendo da una piccola realtà. Un risultato ottenuto grazie alla mia famiglia e alle nostre collaboratrici.”
La Locanda Da Nada nasce a Roccatederighi nel dopoguerra da Alda e Altero, genitori di Nada. Il luogo è rimasto lo stesso dalla fondazione, si chiamava Locanda del Sole. Gestione famigliare che è continuata con la figlia Nada a cui si è aggiunta in cucina la nuora Laura, il marito Rodolfo e il figlio Fabrizio. Dalla cucina escono piatti della cucina tradizionale toscana: tortelli, trippa, pappardelle e tagliatelle, cinghiale e baccalà. Tutto realizzato con materie prime di alta qualità offerte dal territorio e pasta fatta in casa. Le capacità e sensibilità di Nada e Laura hanno saputo negli anni migliorare e difendere la cucina casalinga di qualità da cui traggono origine i loro piatti. Il profumo della menta nei fiori di zucca ripieni di ricotta, gli aromi intensi nel cinghiale, i sapori di verdure dell’orto nella pasta vegetariana, pervadono questo piccolo locale. Poi c’è Roccatederighi, aggrappata al masso di trachite che si protende verso la pianura con il suo silenzioso borgo medievale. Poche e curate camere, come di tradizione sopra al ristorante, accontentano il desiderio di chi vuole soffermarsi.
La cuoca Nada Ferrari, foto Marco Tisi