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Roccastrada, Papini: “Patrimonio storico-artistico abbandonato, il Comune intervenga”

di Redazione
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Canzio Papini, consigliere de “Il Comune di Tutti”, ha presentato un’interrogazione in merito alla tutela, al recupero e alla valorizzazione del ricco patrimonio storico-artistico del comune di Roccastrada, con particolare attenzione alla situazione della cripta di Giugnano.

L’interrogazione

Ecco il testo integrale dell’interrogazione:

“Il Comune di Roccastrada rappresenta un vasto ambito territoriale contraddistinto da un ricco patrimonio storico, artistico e naturalistico.

In questo contesto i borghi medievali e i castelli di Montemassi, Sassoforte e Belagaio rappresentano alcune delle emergenze architettoniche più rilevanti a cui si aggiungono la cripta di Giugnano e la diga della Pia presso Ribolla.

Negli ultimi anni l’attenzione dei cittadini si è focalizzata sulle bellezze del nostro territorio e molti si chiedono perché monumenti di alto valore culturale, che a pieno titolo esprimono e testimoniano la nostra storia, sono del tutto abbandonati all’incuria e al degrado.

Decreto Legislativo 22 Gennaio 2004, n. 42

Codice dei beni culturali e del paesaggio,ai sensi dell’articolo 10 Legge 6 Luglio 2002, n.137

Parte prima

Disposizioni generali

Articolo 1

Principi

1.In attuazione dell’articolo 9 della Costituzione, la Repubblica tutela e valorizza il patrimonio culturale in coerenza con le attribuzioni di cui all’articolo 117 della Costituzione e secondo le disposizioni del presente codice.

2.La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale concorrono a preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio e a promuovere lo sviluppo della cultura.

3.Lo Stato, le Regioni, le città metropolitane, le Provincie e i Comuni assicurano e sostengono la conservazione del patrimonio culturale e ne favoriscono la pubblica fruizione e la valorizzazione.

4.Gli altri soggetti pubblici, nello svolgimento della loro attività, assicurano la conservazione e la pubblica fruizione del loro patrimonio culturale.

5.I privati proprietari, possessori o detentori di bene appartenenti al patrimonio culturale,ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti,sono tenuti a garantirne la conservazione.

5.Le attività concernenti la conservazione,la fruizione e la valorizzazione del patrimonio culturale indicate ai commi 3,4 e 5 sono svolte in conformità alla normativa di tutela.

Articolo 30

Obblighi conservativi

1.Lo Stato,le regioni,gli altri enti pubblici territoriali nonché ogni altro ente ed istituto pubblico hanno l’obbligo di garantire la sicurezza e la conservazione dei beni culturali di loro appartenenza.

3.I privati proprietari,possessori o detentori di beni culturali sono tenuti a garantirne la conservazione.

Articolo 31 – Articolo 32 – Articolo 33 – Normano interventi conservativi volontari, imposti e procedura di esecuzione degli interventi conservativi imposti.

Articolo 34 – Articolo 35 – Articolo 36 – Indicano rispettivamente: oneri per gli interventi conservativi imposti – Intervento finanziario del Ministero – Erogazione del contributo.

Tutto ciò considerato, visto il Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42 e gli articoli sopracitati, sollecitando codesta Amministrazione ad intraprendere il percorso utile a dare soluzione alle necessarie ed urgenti opere di intervento nel settore evidenziato per incentivare lo sviluppo culturale e turistico del Territorio che apporterebbe sicuri vantaggi economici ed occupazionali per gli operatori del settore e quindi per l’ intera comunità,

chiediamo

quali sono le strategie di intervento che codesta Amministrazione intende adottare e di quali professionalità intende avvalersi per l’attuazione di tali strategie al fine di salvaguardare e recuperare il patrimonio della nostra realtà comunale, con priorità cripta di Giugnano in serio rischio di crollo.

A che punto è il più volte annunciato progetto per rendere fruibile il castello di Montemassi e il suo museo.

Come sta procedendo il recupero del castello di Sassoforte“.

 

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