Sabato 10 giugno, alle 18, nella Sala dell’Abbondanza di Massa Marittima, sarà inaugurata la mostra “Bellezza e appartenenza – Guido Spadolini e la Toscana del primo ‘900″.
La mostra sarà visitabile fino al 25 giugno, tutti i giorni, dalle 16 alle 19.30.
Per informazioni e visite su richiesta, è possibile telefonare al numero 333.9777614.
La mostra
Guido Spadolini, padre del più famoso storico, giornalista e uomo delle istituzioni Giovanni Spadolini, è stato un protagonista della vita artistica fiorentina e, in particolare, della rinascita delle tecniche tradizionali dell’incisione avvenuta nei primi decenni del Novecento sulla scia dell’opera di Giovanni Fattori.
Per questo, nella Sala dell’Abbondanza a Massa Marittima, sarà esposta principalmente l’opera grafica, settore fondamentale della sua produzione artistica.
Ciò che colpisce dell’opera di Spadolini è la sua forte valenza emotiva e il suo deciso legame con la Toscana.
Così l’assessorato alla cultura del Comune di Massa Marittima, unendo le volontà del Rotary Club e del curatore della mostra Gian Paolo Bonesini, con la disponibilità della Fondazione Spadolini Nuova Antologia di Firenze, la collaborazione dell’Associazione Art@ltro di Massa Marittima e della Fondazione Il Bisonte di Firenze, ha potuto rendere possibile la realizzazione dell’esposizione .
“Si tratta di una mostra che il Comune di Massa Marittima accoglie con grande piacere – commenta l’assessore alla cultura, Marco Paperini -. Un nome, quello di Guido Spadolini, che testimonia con la propria opera un periodo storico tormentato: dal ventennio successivo all’Unità d’Italia fino ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, durante i quali perse la vita l’11 marzo del ’44, portando soccorso come Ufficiale del Corpo Militare della Croce Rossa. Le sue opere di grafica, incisione e pittura raccontano, con una maestria che si lega molto all’arte dei Macchiaioli, il paesaggio toscano dell’epoca con la sua gente, illustrando le tendenze artistiche del suo tempo. La mostra presenta uno spaccato della produzione artistica di Spadolini, quella che va dal 1909 al 1935, e comprende fotografie, ricordi di famiglia, fogli di grafica e riproduzioni di dipinti. Un’occasione preziosa per la nostra città per conoscere e far conoscere da vicino l’uomo e l’artista, e per avvicinare il più vasto pubblico alle sue opere. Un’occasione che invitiamo tutti a non perdere“.
La Fondazione Spadolini, a Pian dei Giullari, ha rappresentato l’inizio di questo percorso e fonte d’ispirazione per la scelta delle opere: nella casa-museo, voluta da Giovanni Spadolini, si respira infatti l’atmosfera in cui molte opere di Guido sono gelosamente conservate, un viaggio intimo, oltre che umano, alla ricerca di ciò che l’autore voleva dirci, oltre il segno.
Diventa coerente con questo intento anche la scelta di un allestimento che mette in primo piano la grafica, ma che non dimentica l’opera pittorica, quella che più immediatamente trasmette il senso del tempo e dei luoghi; una mostra che vuole essere un viaggio, una scoperta appunto, com’è possibile fare quando si ha davanti un vero autore.