“Come Insieme per Roccastrada oramai non ci sorprendono più le esose parcelle per gestire i rifiuti nel comune di Roccastrada, ma il continuare ad insistere con la gestione indiretta del solito ‘carrozzone’ mangia soldi, mesi indietro coinvolto nelle cronache giudiziarie per presunte tangenti con arresti al suo vertice”.
A dichiararlo sono Moreno Bellettini e Simonetta Baccetti, rispettivamente coordinatore e consigliere comunale di Insieme per Roccastrada.
“Da sempre abbiamo denunciato la politica gestionale del ‘carrozzone’ mai finalizzata a modificare e rendere efficienti gli impianti per farli funzionare con la differenziata allargata a tutti i riciclabili – spiegano Bellettini e Baccetti -. Altre volte abbiamo proposto l’uscita dal ‘carrozzone’ per tornare ad una gestione diretta dei servizi, contro la fallimentare politica dei gestori unici voluta dalla Regione Toscana, che hanno portato soltanto clientele, servizi scadenti e tangenti”.
“Ma evidentemente la maggioranza che amministra Roccastrada, diversamente da altri, ad esempio Grosseto, che ha proposto una totale revisione delle tariffe, un sistema più oculato di pulizia di strade e spazi urbani, un sistema di nuovi cassonetti con accessi personalizzati e molto altro per arrivare ad una raccolta differenziata individuale ed efficiente con sicuri futuri vantaggi per i cittadini – continuano Bellettini e Baccetti -. Il Comune di Roccastrada viceversa ha iniziato per chiudere il ciclo dei rifiuti, un vecchio sistema di raccolta differenziata, ha collocato su tutto il territorio piccoli cassonetti, le più volte non idonei a raccogliere i rifiuti differenziati prodotti nelle singole zone, ha collocato grossi contenitori nei paesi dove non è ancora partita la raccolta differenziata senza nessuna protezione visiva, contribuendo al degrado paesaggistico delle nostre frazionim già abbondantemente invase dalle erbacce e da buche di ogni genere. Di chiuso ci sono soltanto le fogne e le caditoie stradali”.
“Recentemente altri Comuni hanno posto, in occasione del Pef, l’attenzione sul problema gestionale scadente a difesa di servizi efficienti e delle tasche dei cittadini – sottolineano Bellettini e Baccetti -. La maggioranza in quella occasione si è limitata ad obbedire a una logica tutta interna al Pd e alla giunta regionale, blaterando ipotetici risparmi che con questo sistema di gestione non concorrenziale non verranno mai a concretizzarsi. Il sindaco Limatola e la sua giunta hanno perso l’occasione di mettere in campo un atto politico coraggioso, atto a rifiutare il gestore unico, proponendo alternative concorrenziali, come quella di poter tornare in possesso di mezzi, attrezzature, impianti e quant’altro per una gestione diretta territoriale facilmente controllabile, rompendo la catena di interessi e smantellare questo sistema fallimentare, per cominciare a mettere in evidenza non soltanto i costi reali del servizio, ma anche i guadagni ottenuti con la differenziata con i rendimenti chiari per le entrate, quali la vendita delle materie prime e seconde raccolte, i mancati costi per lo smaltimento, i mancati costi per spazzature non effettuate per cause atmosferiche o altro. Cominciando a fare chiarezza sulla qualità dei servizi e i costi effettivi”.
“Ma, come nel passato, la maggioranza targata Pd del Comune di Roccastrada ha approvato il piano finanziario del ‘carrozzone’ non contestando le tariffe applicative continuamente in aumento – concludono Bellettini e Baccetti –, parlando di fantomatici risparmi e di efficienze visibili solo a loro, ma non dai cittadini che, con il pagamento delle recenti bollette, hanno constatato aumenti e non riduzioni”.