Approvati nel Consiglio comunale di ieri sera a Massa Marittima i due punti tecnici all’ordine del giorno in materia di contabilità e urbanistica.
Si è trattato di una rideterminazione della composizione del risultato di amministrazione 2015, che era stato rappresentato in modo inesatto, per mero errore formale, in sede di riaccertamento straordinario dei residui; segnalato al Comune dalla Corte dei Conti, il risultato è stato allocato in modo corretto tramite la riapprovazione del modello di legge. Passato poi, con l’astensione della minoranza, il punto relativo all’avvio del procedimento di una variante parziale alle norme tecniche di attuazione del regolamento urbanistico comunale, che vede l’adeguamento delle definizioni e dei parametri urbanistici al Regolamento regionale 64/R del 2013, la modifica della norma relativa al centro storico zona A, dove si consente l’utilizzo di materiali moderni, diversi dal legno, per serramenti (alluminio e Pvc) e l’estensione della possibilità di realizzare strutture di agricampeggio a tutto il territorio rurale.
Affrontate anche le interrogazioni presentate da Gabriele Galeotti.
Tra queste, l’istanza in cui il consigliere di Massa Comune chiedeva delucidazioni sulla “potenziale pericolosità” delle strutture metalliche illuminate nel giardino di Norma Parenti: il sindaco ha spiegato che i cablaggi elettrici sono stati installati regolarmente nel contesto dei lavori per la realizzazione dell’opera e successivamente omologati, risultando quindi assolutamente sicuri e accompagnati inoltre da molti altri esempi di opere pubbliche simili, di pregio, in Italia.
Infine, una nota amara del Comune sull’ultima interrogazione in cui Galeotti chiede un resoconto dell’attività del vicesindaco, elencando alcuni punti a suo dire “testimoni” di azioni fallimentari svolte dall’assessore esterno.
“Questa non è certo un’interrogazione – ha dichiarato Marcello Giuntini –, ma una provocazione, che conferma l’ormai noto e reiterato modus operandi del consigliere di Massa Comune Galeotti: quello di spargere fango in modo mirato, su singole persone che fanno parte dell’amministrazione a cui egli stesso appartiene, siano assessori, altri consiglieri, funzionari e addirittura dipendenti.. Una storia che si ripete, così come le copiose denunce dimostratesi prive di contenuto, inoltrate alle autorità giudiziarie dal consigliere ad ogni piè sospinto dalla maggioranza. Galeotti accusa spesso, senza nessuna prova, questa amministrazione di atteggiamenti clientelari, che non è mai riuscito a dimostrare, mai, perché semplicemente non esistono“.
“E’ invece sotto gli occhi di tutti come il consigliere di Massa Comune si accanisca personalmente su chiunque lavori per realizzare il programma di mandato di questa legislatura. In merito all’attività del vice sindaco Tommi – ha concluso Giuntini -, credo sia svolta con buona volontà, competenza e solerzia. I riscontri positivi di tale impegno arrivano da scuole, associazioni e cittadini“.