“Se sulla Tirrenica il presidente della Camera di commercio ritiene positivo lo spostamento, come annunciato dal commissario straordinario del Governo Giorgio Fiorenza, della barriera di esazione da Grosseto Sud a Grosseto Nord, ci preme comunicargli che tale spostamento comporterebbe per i cittadini dei comuni a nord del capoluogo (Follonica, Gavorrano, Scarlino, Roccastrada, Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri) dover scegliere se arrivare a Grosseto utilizzando la vecchia e pericolosissima Aurelia a due corsie o cominciando a pagare una strada, l’attuale variante Aurelia pubblica e gratuita costruita con i nostri soldi, che nel tratto a nord va più che bene sia per il traffico locale che per il traffico nazionale“.
A dichiararlo, in un comunicato, è il coordinamento di Sinistra Italiana delle Colline Metallifere.
“Il salasso che tutti noi dovremmo pagare per prendere una strada che già c’è sarebbe altissimo, visto i 18 centesimi al chilometro e visto il decantato sistema di esazione alla francese che ci imporrebbe di pagare l’intera tratta da Grosseto Nord fino a Fonteblanda, pur prendendo ad esempio l’uscita per l’ospedale – continua il comunicato -. Sarebbe opportuno che, anche chi rappresenta le imprese, valutasse che dopo 50 anni di discussione un progetto fatto male non si aggiusta in 15 giorni. Quello presentato da Sat, indipendentemente da dove si colloca la barriera di pedaggio, è un disastro sulla pelle e sulle tasche dei cittadini. Siano questi cittadini del sud della provincia o del nord. Siamo tutti maremmani e tutti toscani e avremmo il diritto di avere tutti una strada pubblica, sicura e gratuita“.