Si chiama FreeWat il progetto, finanziato dalla Commissione europea, che studia la gestione delle acque in ambito rurale. 14 i casi presi in esame in tutta Europa. Per quanto riguarda l’Italia il caso studio è il bacino idrico di Follonica ed il relativo corpo idrico sotterraneo.
FreeWat, dove free sta per libero e wat per acqua, è un ambiente di simulazione gratuito, open source e integrato in GIS per la pianificazione e gestione delle risorse idriche, gestione che mira a promuovere semplificando l’applicazione della Direttiva quadro sulle acque e delle altre Direttive collegate.
La Regione Toscana ha aderito al progetto e chiesto al Parco delle Colline Metallifere di organizzare gli incontri sul territorio.
Dopo i primi tre incontri, due ospitati a Gavorrano nella sede del Parco delle Colline Metallifere e uno al museo Magma di Follonica, il prossimo incontro, in programma per mercoledì 18 gennaio (dalle 10,00 alle 12,00), si terrà nella sala Auser di Scarlino Scalo (via Matteotti 25).
Anche in questo caso come negli appuntamenti precedenti l’incontro è aperto non solo alle istituzioni e agli enti gestori dell’acqua, ma anche a geologi, ingegneri, architetti e agricoltori.
In particolare in questo terzo incontro sarà presentato lo stato di avanzamento del modello numerico in corso di elaborazione con Freewat con la presentazione dei primi risultati di output del modello numerico in stato stazionario, del bilancio idrogeologico del sistema.
FreeWat: qualche informazione sul progetto – La peculiarità dell’applicazione della piattaforma FreeWat ai casi di studio, risiede nel fatto che, in ciascun caso di studio, vengono formati dei Focus Group composti dai principali attori interessati alla gestione dell’acqua (autorità di bacino, consorzi di bonifica, gestore del servizio idrico, associazioni industriali e agricoltori, associazioni di protezione ambientale, ecc.).
I Partner internazionali del progetto (tra cui la Regione Toscana) sono visibili in questa pagina web: www.freewat.eu/partners.