Il Vespa Club di Massa Marittima e l’Amministrazione comunale hanno accolto giovedì mattina i quattro tenaci centauri vespisti che stanno attraversando in lungo e largo la penisola, con uno scopo preciso: far capire l’ autismo, cosa significa per dei genitori prendersi cura di un bambino autistico e ricordare a tutti quanto sollievo possa dare loro una società che li accoglie in modo naturale e consapevole.
Il particolare “Giro d’Italia in Vespa“, giunto alla sua terza edizione, nasce da quattro amici amanti della due ruote, divenuta uno dei simboli della rinascita italiana del dopoguerra. Sono Augusto Gaudino, Domenico Gelmi, Agostino Mastrorocco, Francesco Muroni e il loro staff che in collaborazione con Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autisti) e con l’associazione “Sanguis Francisci” hanno ideato questa manifestazione, allo scopo di sensibilizzare le comunità sulle dinamiche dell’autismo e raccogliere fondi da donare alle due onlus. Il Giro è partito il 3 settembre 2016 da Acquaviva delle Fonti (BA) e si concluderà a Barletta domani, dopo aver toccato tutte le regioni italiane in 30 tappe e 150 soste per complessivi 7.300 Km in sella alla vespa.
Giovedì il vice sindaco Luana Tommi, il consigliere Tiziana Goffo e l’assessore del Comune di Massa Marittima Maurizio Giovannetti hanno accolto i vespisti.
“Ancora esistono molta incertezza e tante ipotesi sulle cause dell’autismo – ha ricordato Augusto Gaudino, ideatore del giro – ma il fenomeno sta misteriosamente diffondendosi ogni anno di più in Italia, fino a colpire, dati del 2015, 1 bambino su 90. Sicuramente alle famiglie che si prendono cura dei loro figli fa bene una società che li capisce e li accoglie aumentando così la loro sfera di autonomia e il loro benessere. A questo scopo abbiamo girato l’Italia invitando tutti a conoscere l’argomento ed organizzato in alcune regioni, incontri con i ragazzi delle scuole per aiutarli a comprendere i comportamenti di una persona autistica e a considerarli semplicemente una delle tante diversità possibili in una società, meglio superabile con una logica di inclusione.”
Il gruppo ha spiegato poi quanto siano onerose da sostenere economicamente per una famiglia, le cure per questa “patologia” e ribadito che esiste una legge fatta recentemente sull’autismo, che non è stata però finanziata.
“Siamo felici di accogliervi e apprezziamo molto che con la vostra manifestazione abbiate dedicato una bella fetta di spazio e tempo a questa causa, inizialmente ho pensato per chi è meno fortunato, ma direi più esattamente per chi è diversamente fortunato. – ha commentato il vice sindaco Luana Tommi- Spero che la vostra iniziativa contribuisca ad abbattere le barriere mentali, ancora purtroppo abbastanza diffuse nella nostra società, in modo da dare un sollievo immediato ai bambini che vivono questa condizione di differente interazione con il mondo e ai loro genitori. Per questo nel nostro piccolo prevedremo tra i contributi economici erogati dal Comune a fine anno, una donazione alla vostra associazione“.
Il vice sindaco e l’assessore Giovannetti hanno anche preso l’impegno di sollecitare a livello nazionale il finanziamento della legge sull’autismo e prospettato ai vespisti, l’ipotesi in un prossimo futuro, di incontri didattici sull’argomento, con gli studenti di tutte le scuole cittadine.