Sarà all’ordine del giorno del prossimo consiglio, in programma per giovedì 28 luglio alle 21, la mozione del gruppo di minoranza Massa Comune, che propone di disporre controlli sui pagamenti di tasse ed imposte da parte degli attuali amministratori e di quelli delle ultime due legislature.
“Concordo pienamente con l’opportunità che gli uffici verifichino le posizioni tributarie di sindaco, assessori e consiglieri in carica: siamo i rappresentanti dei cittadini e dobbiamo dare il buon esempio. Su questo il Consiglio è sovrano e i consiglieri decideranno secondo coscienza. – commenta il sindaco Marcello Giuntini in merito – Ciò naturalmente vale per chi sta svolgendo un incarico istituzionale in questo momento, ma non è certo lecito per chi l’ha fatto in passato ed ora si trova nella condizione di comune cittadino, uguale a tutti gli altri. Costituirebbe un atto vessatorio e ovviamente illegittimo disporre controlli sui componenti delle passate legislature: sarebbe discriminatorio come decidere di verificare le posizioni tributarie di una lista di cittadini scelti per nome e cognome o di una categoria come i commercianti o non so.. tutti i residenti che passeggiano nel parco di Poggio alle dieci di mattina. Questo esempio assurdo è per spiegare che ciò che chiedono i consiglieri della lista civica non rientra chiaramente nei poteri di una giunta comunale né in quelli del Consiglio, per fortuna della democrazia che nelle sue leggi distingue tra potere di indirizzo degli amministratori e quello di gestione demandato agli organismi tecnici. Mi “stupisce” – aggiunge il sindaco- che proprio i consiglieri di Massa Comune, pronti a denunciare penalmente l’Amministrazione ad ogni piè sospinto, supponendo ingiustizie e malaffare, non si rendano conto che quello che hanno proposto sarebbe un chiaro abuso di potere nei confronti di comuni cittadini. Credo di interpretare a pieno la loro volontà di correttezza nel ricordarlo. Di certo viene da chiedersi nuovamente: si tratta di mancanza di conoscenza delle norme di base di una democrazia, di comunicazione strumentale e fuorviante o di una ricerca strenua di qualcuno da colpire per meri interessi politici? In ogni caso, come al solito quando parla Massa Comune, con il bene di Massa Marittima e dei suoi cittadini tutto questo non c’entra niente”.