Ieri si è svolta a Scarlino Scalo l’assemblea pubblica per la riorganizzazione del trasporto scolastico. Molti i genitori presenti, che hanno ascoltato l’esposizione del sindaco Marcello Stella, dell’assessore Francesca Mencuccini e gli interventi del dirigente scolastico Astorino e di Seghi, responsabile di Tiemme Grosseto.
“Per venire in contro alle richieste, sollecitato dai genitori – ha dichiarato l’assessore Francesca Mencuccini – relativamente ai tempi di permanenza in scuolabus e alla discesa/salita dei ragazzi delle medie un po’ più distante dalla scuola di San Donato, abbiamo fatto un attento studio provando i percorsi, valutando caso per caso e dando anche un occhio ai comuni vicini, per recepire input utili. Le criticità percepite dai genitori si sono verificate per varie concause: sono stati aboliti i rientri per le scuole medie e tempi scuola uguali per tutti e questo ha generato una sovrapposizione di viaggi; sono aumentati sensibilmente i bambini provenienti da Scarlino scalo e sono aumentati i bambini che abitano nelle parti più esterne del territorio scarlinese, con conseguente allungamento dei percorsi”.
Il progetto “Viaggio a colori”
Da qui è nato il progetto “Viaggio a colori” che, salvo problemi tecnici da parte di Tiemme, dovrebbe partire il 9 dicembre. Si tratta di un viaggio promiscuo, cioè i bimbi delle elementari viaggeranno insieme ai ragazzi delle medie, non suddivisi per scuola di destinazione, ma per località di provenienza, con i più piccoli nei posti davanti e l’obbligo di ordine in scuolabus (l’autista si fermerà finchè gli alunni non saranno tutti al loro posto).
Il territorio sarà diviso in 3 aree (bianca, rossa e verde), dalle quali passeranno 3 rispettivi scuolabus, sui quali saliranno i bambini dotati di gadget dello stesso colore del bus di salita. Nessun autobus grande, nessun problema di salita/discesa distante e tempi di percorrenza che si contrarranno da pochi minuti a 30 minuti (per i più lontani).
La proposta ha trovato consenso immediato: tante domande, tanti chiarimenti in un clima tranquillo e collaborativo.
Ma l’assessore ha anche rilanciato, rimandando il ragionamento alla Consulta dell’istruzione.
“Siccome lo scuolabus rosso farebbe lo stesso tragitto dell’autobus di linea Tpl (dorsale – scalo-capoluogo), perché non valutare la possibilità di eliminare lo scuolabus e far salire i ragazzi delle medie sul mezzo pubblico di linea, come fanno in altri comuni – ha spiegato Francesca Mencuccini –? Questo consentirebbe di liberare risorse da destinare alla didattica in termini di buono-libri, corsi aggiuntivi di lingua inglese, maggiori progetti esterni. Una sorta di riserva economica da mettere a disposizione interamente per la didattica e per i ragazzi. Nessuna decisione è presa, solo una proposta da discutere con i genitori, mentre il nuovo progetto presentato è immediatamente realizzabile”.
Il sindaco Stella ha concluso con un messaggio distensivo e positivo: “Siamo qui perché crediamo nella partecipazione all’attività dell’Ente e all’ascolto delle diverse percezioni del cittadino. In questo caso abbiamo colto il disagio delle famiglie e abbiamo cercato di dare loro una risposta concreta e una proposta alternativa, e sono soddisfatto nel vedere che le famiglie hanno apprezzato questo modo di agire”.