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Cena di solidarietà a Sticciano per sostenere le famiglie in difficoltà

di Redazione
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Far fronte alle difficoltà economiche aiutandosi a vicenda. E’ l’idea che da quattro anni muove la comunità di Sticciano , frazione del comune di Roccastrada, che ha dato vita al progetto “Fondo di solidarietà“, una sorta di cassa comune che le associazioni del territorio, con la Pro loco capofila, mettono a disposizione dei servizi sociali del Coeso per i compaesani che ne hanno bisogno.

Come ogni anno, il fondo sarà alimentato attraverso una cena di solidarietà, in programma sabato 4 ottobre, alle 20, alla struttura polivalente di Sticciano Scalo (€ 15, prenotazioni alla tabaccheria l’Appalto di Sticciano o chiamando il numero 331/3695288331/3695288). L’incasso dell’evento, sostenuto dall’Amministrazione comunale, sarà interamente messo a disposizione delle Società della salute grossetana, per finanziare progetti specifici a favore di persone e famiglie in difficoltà.
Il progetto “Fondo di solidarietà”, infatti, è nato nel 2011 per integrare le risorse a disposizione del servizio sociale professionale del Coeso e sostenere interventi a favore dei cittadini della zona di Sticciano. Si tratta di azioni di sostegno che non rientrano nei livelli essenziali di assistenza, garantiti per tutti i cittadini dell’Area grossetana, ma che sono comunque ritenuti importanti dagli assistenti sociali per il mantenimento dell’autonomia e della dignità della persona.  La particolarità di questo progetto sta proprio nel fatto che le associazioni coinvolte – Pro loco , Centro Sociale, Sezione Avis, Associazione Cacciatori, Usi Civici– si affidano alla competenza e ala valutazione dei professionisti della SdS grossetana e che il sistema di gestione e utilizzo del denaro raccolto è definito da un protocollo.
Alla fine di ogni anno, la Società della salute fa un rendiconto delle spese sostenute e, per questo, proprio sabato saranno illustrati nel dettaglio gli interventi finanziati. La somma raccolta per il 2013, che superava i 3mila euro, è andata a sostenere progetti di accompagnamento e assistenza domiciliare per anziani non autosufficienti, le spese scolastiche e pagamento di utenze di alcune famiglie. “Interventi molto utili, soprattutto nel periodo che stiamo vivendo – spiega Fabrizio Boldrini, direttore di Coeso SdSche garantiscono però la tutela della privacy delle persone che ne beneficiano, elemento altrettanto importante, soprattutto in una piccola comunità”.
La cena di sabato, quindi, alla quale parteciperanno i rappresentanti del Comune, del Coeso e delle associazioni coinvolte, intende raccogliere contributi per affrontare il 2015. Inoltre, prima della cena, alle 19.30, il centro civico comunale ospita la presentazione del libro “L’altra prigionia. Dino Casanovi: memorie dai Pow camp inglesi” (Edito da Laurum). Il volume, curato dalla ribollina Laura Maggi, ripercorre le vicende e le memorie di Dino Casanovi, durante la sua prigionia di sei anni in Libia nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

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