Il Comune di Scarlino ha presentato ufficialmente il progetto di bonifica della piana del Casone.
“Con la consegna al Comune di Scarlino del progetto di bonifica della piana del Casone, anche chiamato Piano Unitario, finalmente – dichiara il sindaco Maurizio Bizzarri – siamo a mettere la prima pietra per l’ultimazione delle operazioni di bonifica nel nostro territorio”.
A seguito del conferimento dell’incarico da parte dell’amministrazione comunale, su delega dei firmatari della convenzione n.2896 del novembre 2010 (Nuova Solmine S.p.A., Scarlino Energia S.r.l., Tioxide Europe S.r.l.), la società Ambiente ha infatti consegnato ufficialmente il 24 ottobre il progetto operativo degli interventi per la messa in sicurezza e la bonifica ambientale delle acque sotterranee della piana.
Il tutto deriva dall’approvazione con delibera di Giunta n. 16 del 2009, dell’accordo procedimentale (accordo Syndial) e di programma tra Regione Toscana, province di Grosseto e Siena, Arpat, Syndial e amministrazioni comunali territorialmente interessate.
“Con la consegna di questo documento e dopo aver effettuato quasi tutte le bonifiche dei terreni, affrontiamo oggi la messa in sicurezza più difficile e complicata cioè quella della falda acquifera della piana del Casone – spiega Bizzarri –. Le bonifiche sono state effettuate in tre zone: sul sito GR72 che riguardava il paesaggio ‘lunare’ lungo il lato destro della strada del Casone, prima dell’incrocio con la zona industriale della Botte; sul sito pubblico-privato GR 57 di Scarlino Scalo, zona impianti sportivi, oggi oggetto di una lottizzazione urbanistica di tipo residenziale; sul sito GR89 per la bonifica di Terra Rossa a Portiglioni.
Dopo un lungo e complesso percorso costruito dall’amministrazione comunale in sinergia con l’assessore provinciale all’ambiente Patrizia Siveri e l’assessore regionale Annarita Bramerini, con la consegna di questo lavoro è possibile intraprendere il percorso di approvazione del progetto, propedeutico alla bonifica fattiva della falda della piana che, come sostiene il professor Donati, incaricato in passato di seguire le indagini delle acque di falda, rappresenta uno dei siti europei più studiati e monitorati.
La soluzione progettuale proposta dalla società ambiente prevede un trattamento delle acque prelevate da un sistema di barriere idrauliche, sia esistenti che di nuova costruzione, e il successivo riutilizzo nei cicli produttivi”.
“Grazie all’accordo Syndial e alla preziosa regia della Regione Toscana – conclude Bizzarri – stiamo lavorando seriamente per risolvere anche questo problema sulla falda, più volte sollecitato dalle associazioni ambientaliste e dai comitati, che mi auguro riconosceranno lo sforzo fatto dalle istituzioni e dai privati.
In seguito alla consegna del progetto operativo, adesso il Comune di Scarlino attiverà la conferenza di servizi per giungere all’approvazione e formalizzare l’incarico per la realizzazione, funzionale al compimento materiale delle opere previste nel progetto del Piano Unitario”.