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La Regione destina contributi per aiutare le famiglie: dove andare e a chi rivolgersi per ottenere i fondi

di Roberto Lottini
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Boldrini -Bonifazi - OgnibeneComuni in prima linea per erogare contributi a sostegno delle famiglie e dei lavoratori: lo prevede la Legge 45, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale della Toscana nell’agosto scorso e che ha portato allo stanziamento di 20 milioni di euro per aiutare cittadini in difficoltà economiche.

Per i nuovi nati, i bambini adottati e quelli in affidamento preadottivo sono previsti 700 euro una tantum; la stessa cifra, ma erogata in tre anni, è destinata alle famiglie con figli disabili (accertanti secondo la legge 104 del ‘92) e famiglie numerose con almeno 4 figli a carico (per queste sono stanziate 175 euro all’anno in più per ogni figlio oltre al quarto).

Potranno fare richiesta di contributo le famiglie con un Isee inferiore a 24mila euro, residenti in Toscana da almeno un anno (si fa riferimento all’anno solare per il quale si richiede il contributo) e anche i cittadini stranieri titolari della carta di soggiorno o del permesso di soggiorno di durata non inferiore ad un anno.

Spetta alle Amministrazioni comunali fare da tramite tra la Regione e i cittadini per la presentazione della richiesta di contributi. Per questo, i Comuni dell’Area grossetana e Coeso – Società della Salute hanno organizzato un servizio di raccolta delle richieste, che possono essere presentate entro il 31 gennaio 2014.

Oggi più che mai i cittadini che vivono in condizioni sociali ed economiche particolarmente difficili devono sentire la presenza dello Stato – ha spiegato il sindaco di Grosseto e presidente della Società della Salute, Emilio Bonifazi – e con questi fondi le amministrazioni comunali, con la preziosa collaborazione del Coeso-Società della Salute, saranno in grado di garantire un sostegno concreto a tante famiglie”.

Si tratta di un intervento importante, che non si registrava ormai da diversi anni – ha dichiarato Fabrizio Boldrini, direttore della Società della Salute -. La Regione ha lavorato sull’addizionale Irpef e ridistribuirà reddito alle famiglie tramite una domanda di tipo amministrativo. Adesso, le varie amministrazioni comunali dovranno promuovere questi contributi perché si tratta di un servizio nuovo erogato dalla Regione e, al tempo stesso, i cittadini dovranno essere informati su come, quando e dove possono accedere ai fondi”.

Inoltre – ha proseguito Boldrini -, le amministrazioni comunali dovranno vagliare le domande presentate dai singoli richiedenti e stabilire se presentano i requisiti necessari per accedere ai fondi regionali. In seguito, se le richieste saranno accolte, i beneficiari riceveranno i contributi direttamente a casa. Il denaro sarà erogato secondo differenti step, in base alla data di presentazione della richiesta da parte di ogni cittadino”.

“Si calcola che gli aventi diritto nell’area grossetana siano circa 1500 – ha spiegato ancora Boldrini – e, di questi, circa 1200 risultano residenti a Grosseto, anche se riteniamo che non tutti i cittadini che possono beneficiare dei finanziamenti presenteranno la domanda. In ogni caso, abbiamo organizzato un servizio che, coinvolgendo gli uffici comunali e gli operatori di Coeso – Società della Salute, possa dare risposte in maniera puntuale”.

La misura arriva a seguito della riflessione che la Regione ha portato avanti con il Forum regionale delle famiglie.

“Il Forum – spiega Pietro Ognibene, coordinatore provinciale dell’Associazione numerose Famiglie numerose – si è fatto portavoce dei disagi delle famiglie, intese in senso lato, che in questo periodo di crisi devono affrontare problematiche economiche o persino la perdita del lavoro. In seguito, il Consiglio regionale ha votato all’unanimità la legge, dimostrando che tale normativa affronta un problema profondamente sentito dall’opinione pubblica ”.

“L’Associazione nazionale famiglie numerose conta 15mila famiglie iscritte in tutta Italia, di cui 24 a Grosseto – continua Ognibene -. Proprio per far conoscere al meglio la nostra associazione, domenica 20 ottobre si terrà al residence Blu Maremma di Principina a Mare un incontro pubblico durante il quale promuoveremo le nostre finalità e ci faremo conoscere a chi vorrà intervenire”.

Dove chiedere informazioni

Le persone residenti nel comune di Grosseto possono rivolgersi all’Ufficio sociale del Comune, in via Damiano Chiesa 4, aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12.30, per presentare domanda di contributo per i nuovi nati e le famiglie numerose. Le famiglie con figli disabili e con bambini adottati o in affidamento preadottivo, invece, possono rivolgersi agli uffici di Coeso – Società della Salute, in via Damiano Chiesa 7/a (corte interna dell’ex palazzo Rama), ogni martedì dalle 9 alle 12.

Gli abitanti di Scansano, invece, possono rivolgersi all’Ufficio affari generali (primo piano del Municipio) ogni martedì e venerdì dalle 10 alle 13 e il giovedì dalle 15 alle 17.

A Campagnatico, le famiglie con figli disabili o bambini adottati e in affidamento preadottivo possono rivolgersi all’assistente sociale del Coeso (presso il presidio sociosanitario in strada provinciale Sant’Antonio) ogni venerdì dalle 9 alle 12, mentre per i nuovi nati e le famiglie numerose devono rivolgersi all’ufficio sociale del Comune il venerdì dalle 10.30 alle 13.

I cittadini residenti a Castiglione della Pescaia possono rivolgersi all’Ufficio politiche sociali del Comune (stanza 17 del Municipio) ogni lunedì, martedì e venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e martedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.30.

A Roccastrada, per presentare domanda, è possibile rivolgersi all’Ufficio socio educativo gestito da Coeso Società della Salute ogni martedì dalle 15 alle 17.30 e il giovedì dalle 10 alle 12.30; anche i residenti nel comune di Civitella Paganico possono rivolgersi all’Ufficio socio educativo aperto a Civitella Marittima (nel Municipio) lunedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 13 e a Paganico (in corso Fagarè) martedì e mercoledì dalle 9 alle 13.

Oltre alle misure per famiglie con figli a carico, la legge regionale 45 del 2013 prevede anche sostegno per i lavoratori in difficoltà e le persone che non riescono a far fronte al mutuo per la casa. Le informazioni utili sono reperibili sul sito www.regionetoscana.it/toscanasolidale.

Come presentare domanda

Esistono varie possibilità per presentare l’istanza di ammissione al contributo.

I cittadini possono farne richiesta in maniera autonoma, utilizzando l’applicazione web messa a disposizione dalla Regione Toscana e alla quale si accede tramite tessera sanitaria elettronica attivata (TS/CNS), oppure scrivendo da un indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) all’indirizzo di posta elettronica certificata del Comune di residenza (in questo caso occorre riprodurre il modulo cartaceo in formato digitale attraverso lo scanner).

E’ possibile però anche rivolgersi agli sportelli comunali o degli altri enti coinvolti, come Coeso Società della Salute, presentato il modulo cartaceo compilato, spedendolo tramite raccomandata a/r o facendosi assistere nella compilazione online da un “facilitatore”.

L’istanza per il contributo per figli nuovi nati, adottati o collocati in affido preadottivo può essere presentata dalla madre oppure, in assenza di quest’ultima, dal padre.

Per informazioni, i cittadini possono rivolgersi all’Urp della Regione Toscana, contattando il numero verde 800.860070 o l’indirizzo e-mail urp@regione.toscana.it.

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