Home Colline Metallifere Gerfalco ospita la terza edizione del Festival internazionale di viola da gamba

Gerfalco ospita la terza edizione del Festival internazionale di viola da gamba

di Redazione
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Per il terzo anno, Gerfalco sarà sede del Festival internazionale di viola da gamba.

Da venerdì 23 a venerdì 30 agosto, nell’antico borgo nel comune di Montieri, si svolgeranno infatti i masterclass di viola da gamba, voce e flauto barocco, musica vocale e musica d’insieme, tenuti dai maestri Guido e Sergio Balestracci. I partecipanti ai masterclass arrivano da tutto il mondo: dalla Russia agli Usa, ma anche da altri paese europei e asiatici.

Lʼevento è nato a Gerfalco perchè cʼera bisogno di una suggestiva cornice naturalistica in cui il suono di questo armonioso strumento potesse esprimere tutta la sua bellezza in un connubio unico tra melodia e natura e silenzio e purezza.

Per il terzo anno, il Comune di Montieri, il direttore artistico Alessandro Pierini e le associazioni del paese hanno organizzato una settimana di eventi che uniscono la musica alla contemplazione di fantastici paesaggi montani. La riserva “Cornate Fosini” darà l’opportunità di effettuare splendide passeggiate sulle Cornate all’insegna della tranquillità e della natura; sarà organizzata una mostra fotografica che avrà come tema “Il castello delle viole”, fiori molto diffusi nel territorio; infine, ci saranno come di consueto famosi liutai che mostreranno le loro preziosità a chiunque vorrà passare a “La bottega del liutaio con Sergio Gistri e Fausto Cangelosi”.

All’inizio e al termine della settimana di studio, i docenti, affiancati da importanti collaboratori, offriranno agli abitanti di Gerfalco e a tutti gli appassionati un concerto che si terrà nella chiesa di San Biagio.

Tutte le esibizioni si terranno nella chiesa di San Biagio, alle 19.30. Il primo spettacolo è in programma sabato 24 agosto: si tratta di un concerto a due viole e basso continuo che avrà nel repertorio la valorizzazione della musica del barocco francese. Guido Balestracci e Martin Zeller suoneranno la viola da gamba, mentre Paolo Corsi il clavicembalo

Il secondo concerto sarà un’esecuzione con gli allievi che hanno partecipato ai vari masterclass dedicato alla musica di Heinrich Schütz, uno dei più rappresentativi compositori tedeschi del diciassettesimo secolo, e a Francesco Bianciardi, un compositore toscano del sedicesimo secolo, nato a Casole d’Elsa.

Il luogo

Gerfalco è un piccolo paese nel cuore delle Colline Metallifere situato a 770 metri sul livello del mare. Il borgo sorse in epoca medievale e fu conteso tra i vescovi di Volterra, i Pannocchieschi e gli Aldobrandeschi fino alla fine del Duecento, epoca in cui passò sotto il controllo della famiglia Pannocchieschi.

Finito successivamente sotto il controllo dei senesi, il Paese conobbe alcuni periodi di decadenza; nella seconda metà del 500, anche Gerfalco venne inglobato nel Granducato di Toscana.

Dellʼantico borgo medievale si sono conservati alcuni tratti delle mura di Gerfalco, con due torri di guardia e due porte di accesso.

La chiesa di San Biagio, di origini medievali, venne profondamente ristrutturata in epoca tardo-rinascimentale e riconsacrata sul finire del Cinquecento, come indicato su una lapide posta al suo interno, dove sono custodite alcune opere in stile barocco.

La chiesa della Misericordia sorse in epoca medievale, ma venne completamente ricostruita tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento; lʼaspetto attuale è dovuto ad un restauro effettuato negli anni Ottanta. La chiesa di SantʼAgostino si trova fuori dalle mura che delimitano il nucleo storico del paese; l’edificio religioso venne edificato nel corso del Trecento assieme all’annesso convento.

I maestri

Guido Balestracci è nato a Torino nel 1971.

Dalla fine degli studi musicali alla Schola Cantorum Basiliensis, nel conservatorio italiano e alllʼUniversità di Cremona, intraprende una fedele collaborazione con personalità quali Jordi Savall, Paolo Pandolfo, Christophe Coin, Emma Kirkby et Martin Gester.

Come solista e direttore musicale dellʼensemble lʼAmoroso, di cui è il fondatore, Guido Balestracci si produce in Europa, Stati Uniti, America del Sud e Giappone.

La sua disografia comprende numerose registrazioni per Zig Zag Territoires, Harmonia Mundi France, Astrée Auvidis, Symphonia, Glossa, Stradivarius, Etcetera, Tactus, Claves Records, sia come solista che in formazioni cameristiche o ancora come direttore de lʼAmoroso.

Le sue registrazioni sono regolarmente premiate dalla critica internazionale: Diapason dʼor, 10 de Répertoire, Prix Goldberg, Premio Vivaldi della Fondazione Cini, Eccezionale de Scherzo.

Le sonate di J. S. Bach per viola da gamba e clavicembalo obbligato, registrate con Blandine Rannou, sono salutate da uno Choc du Monde de la Musique nel gennaio 2007.

Congiuntamente allʼattività di interprete, Guido Balestracci svolge unʼattività di ricerca musicologica sugli strumenti appartenenti alla famiglia delle viole da gamba (letteratura e organologia) nella cultura musicale europea dallʼinizio del Cinquecento al tardo Barocco, contribuendo nel prosieguo del cammino di riscoperta e valorizzazione degli strumenti e del loro repertorio.

In questo ambito, si segnala come uno dei rari interpreti a suonare il baryton, lo strumento ad arco con corde simpatiche da pizzicare, tanto apprezzato da Haydn e dal principe Eszterhàzy suo mecenate.

Dopo essere stato insegnante di viola da gamba al Cnr di Strasburgo, è attualmente professore titolare al Conservatorio di Torino, di Ginevra e di Barcellona (Escola Superior de Musica de Catalunya).

Sergio Balestracci è nato a Torino nel 1944.

Dopo aver iniziato gli studi musicali al conservatorio di Piacenza, ha studiato flauto diritto con Edgar Hunt, diplomandosi successivamente in questo strumento al Trinity College of Music di Londra.

Laureatosi in storia moderna all’Università di Torino, ha iniziato molto presto un’attività concertistica, sia come strumentista, sia come vocalista, nel campo della musica rinascimentale e barocca, contribuendo tra i primi in Italia alla riscoperta di quel repertorio. Fondatore dell’Accademia del Flauto dolce e dell’Accademia del Santo Spirito di Torino, ha curato la revisione di diverse composizioni sei-settecentesche in prima esecuzione moderna (“David” di Scarlatti, “San Giovanni Battista” di Stradella “Te Deum” di Fiorè, “Requiem” di Bassani). Eʼ stato tra i fondatori dell’orchestra barocca “Academia Montis Regalis” e attualmente insegna flauto dolce al Conservatorio “C. Pollini” di Padova.

Da tempo è anche attivo come musicologo (in questa veste è stato docente presso la Scuola di alto perfezionamento musicale di Saluzzo e l’Accademia Filarmonica Trentina; è stato inoltre docente di Storia della prassi esecutiva al Conservatorio “G. Verdi” di Milano); nel 1992 ha pubblicato la prima traduzione italiana del “Trattato su flauto traverso” di J. J. Quantz e nel 1997 uno studio sulla “Cappella regia a Torino nel secolo XVIII” per conto della Accademia di Santa Cecilia.

Fonte foto: Wikipedia

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