Fino ad oggi, il pagamento del debito che il Comune di Massa Marittima ha effettuato alla società Pizzarotti è pari ad 229.731,84 euro ed è stato finanziato in parte con i residui dell’anno 2011 ed in parte sul bilancio di competenza 2012.
Nello specifico:
- 57.916,37 euro (finanziato con residui anno 2011 di cui 37.916,37 euro applicando l’avanzo di amministrazione 2010 e 20.000,00 euro con alienazioni patrimoniali concluse nell’anno 2011);
- .704,98 euro applicando l’avanzo di amministrazione 2011 al bilancio 2012;
- 12.015,46 euro con alienazioni patrimoniali già concluse nei primi mesi del 2012;
- 50.167,91 euro con oneri di urbanizzazione incassati nel 2012;
- 62.629,85 euro con oneri di urbanizzazione incassati nel 2012;
- 41.297,27 euro con oneri di urbanizzazione incassati nel 2012.
“Come si può leggere, il pagamento della prima rata è completamente eseguito.” Ha precisato l’Amministrazione Comunale di Massa Marittima per voce dell’assessore al bilancio Giacomo Michelini, dopo gli articoli usciti su alcuni quotidiani locali nei quali il consigliere di opposizione della lista civica di Massa Comune Gennaro Orizzonte lo attaccava osservandone “la memoria corta”. L’assessore prosegue e afferma che i 12.015,46 euro provengono dall’alienazione di un terreno agricolo e non dalla vendita dei terreni di viale della Repubblica peraltro, ad oggi, non ancora alienati. “Non si capisce quindi – continua Michelini – cosa c’entri il ribasso del 21% del prezzo a base d’asta per l’asta dei terreni di Viale della Repubblica con il pagamento fino ad oggi eseguito a favore dell’Impresa Pizzarotti”.
“Peccato, – sostiene l’assessore – forse il consigliere Orizzonte è mancato ad alcune riunioni delle commissioni consiliari dove si parlava dell’argomento oppure non si è sufficientemente informato sulle sempre trasparenti attività dei Servizi Finanziari del Comune”.
“Dalla data di presentazione del bilancio di previsione ad oggi, alcune cose sono cambiate: il bilancio si chiama appunto preventivo perchè si ipotizzano soluzioni che possono essere modificate in corso d’opera secondo le opportunità che si presentano, ma già allora – spiega Michelini – era in corso un dialogo con la società Pizzarotti per la richiesta di proroga della seconda rata da pagare”.
“Amareggia un po’ il metodo con cui si affrontano certe problematiche – continua l’assessore -. Forse tutto questo deriva dal deterioramento del costume e del linguaggio pubblico? Non è la prima volta che mi occorre annotarlo. Chiunque sceglie la milizia politica, parlo ovviamente prima a me stesso, deve essere consapevole della misura, della sobrietà, della disciplina e dell’onore che comporta. Quello che oggi serve al nostro Comune è una proficua collaborazione da parte di tutti e non sterili strumentalizzazioni che antepongono il proprio interesse politico al bene comune”.
“Deve essere chiaro – conclude Michelini – che sulla vicenda Pizzarotti non ci sono nè vincitori nè vinti, su questo gravoso peso ereditato si devono solo applicare comportamenti responsabili. Davanti alla sentenza di un giudice, che ha condannato il Comune al pagamento, non avremmo potuto fare altro che rispettare la legge”.