Home Castiglione della Pescaia “Le Ville del Moderno in Toscana”: presentazione del catalogo delle omonime mostre

“Le Ville del Moderno in Toscana”: presentazione del catalogo delle omonime mostre

L'iniziativa è in programma venerdì 20 dicembre

di Redazione
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Castiglione della Pescaia (Grosseto). Venerdì 20 dicembre, al Museo della Casa Rossa Ximenes, nella riserva naturale della Diaccia Botrona, alle 11.00, sarà presentato il catalogo “Le Ville del Moderno in Toscana. Roccamare, Riva del Sole, Punta Ala”, relativo alle omonime mostre allestite nel territorio castiglionese e grossetano nel 2023 e nel 2024.

Il catalogo, che segue una prima pubblicazione come atti di convegno del 2023, si pone come seguito delle mostre e del convegno scientifico dal titolo “Le Ville del Moderno in Toscana. Roccamare, Riva del Sole, Punta Ala. Tutela e conservazione”, che si è svolto nel settembre dello scorso anno a Punta Ala, promosso ed organizzato da Comune di Castiglione della Pescaia, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Siena, Grosseto e Arezzo, Ordine degli architetti di Grosseto e il Dipartimento di architettura-Dida dell’Università degli studi di Firenze.

«Le mostre, il convegno, la pubblicazione degli atti e questa nuova pubblicazione del catalogo “Le Ville del Moderno in Toscana” – dichiara Elena Nappi, sindaco di Castiglione della Pescaia – ci aiutano a rendere visibili luoghi che per la loro volontà di creazione sono sempre stati invisibili come le città di Calvino, ma che finalmente possono essere ammirate nella loro bellezza anche ai non addetti ai lavori, mostrando capolavori architettonici unici e particolari».

La presentazione

La presentazione del 20 dicembre, a cui parteciperanno gli autori del volume e degli scritti, mostrerà un video con materiale di archivio e d’epoca proveniente da pubblicazioni del tempo, relativo a ville ed insediamenti dell’architettura italiana del dopoguerra presenti sul territorio castiglionese. Seguendo l’ordinamento delle mostre che sono state allestite nel 2023 e nel 2024, il materiale video presenta una prima sezione che riguarda i quattro principali insediamenti di Roccamare, Riva del Sole, il Gualdo e Punta Ala Porto; una seconda sezione riguarda il patrimonio abitativo costruito da progettisti e maestri dell’architettura italiana del XX secolo, quali Ignazio Gardella, Franco Albini, Ernesto Nathan Rogers e i Bbpr Ludovico Quaroni, Pier Niccolò Berardi e ancora Ferdinando Poggi, Ugo Miglietta, Walter Di Salvo, Alfonso Stochetti, i 3BM, Valdemaro Barbetta; la terza sezione è un video che raccoglie il materiale presentato; la quarta sezione è invece una rielaborazione delle principali realizzazioni che si concentra sull’idea di spazio che questi progetti, eterogenei per linguaggio, hanno promosso in una individualità autoriale seppur legata da precisi filoni di pensiero.

«Il territorio costiero italiano – spiega Riccardo Renzi, del Dida – offre, nel caso specifico della Toscana, un interessante campione di alcune opere dei maestri dell’architettura italiana del ventesimo secolo; custodisce inoltre una serie di rilevanti realizzazioni di figure meno note, ma assai significative».

«Per l’Ordine degli architetti di Grosseto – afferma il presidente dell’Ordine, Stefano Giommoni – è stato un grande onore collaborare con l’Università, con la Soprintendenza e con il Comune di Castiglione della Pescaia, prima nell’organizzazione del convegno e, poi, nell’allestimento della mostra e nella pubblicazione degli atti che verranno presentati in questa occasione. Il grande interesse che abbiamo registrato è la dimostrazione di quanto le buone architetture del periodo contemporaneo abbiano contribuito, e ancora contribuiscono, a valorizzare e ad arricchire il nostro territorio e il nostro paesaggio».

«Considerato che la conoscenza del patrimonio architettonico e paesaggistico è indispensabile per l’efficace gestione di tutela – aggiunge Vanessa Mazzini, responsabile Area Paesaggio della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto ed Arezzo –, questa iniziativa testimonia l’importanza della collaborazione istituzionale come modello operativo virtuoso da perseguire».

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