Home Castiglione della Pescaia “Le Ville del Moderno in Toscana”: una mostra in biblioteca per il centenario di Calvino

“Le Ville del Moderno in Toscana”: una mostra in biblioteca per il centenario di Calvino

L'iniziativa è in programma a Castiglione della Pescaia

di Redazione
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Castiglione della Pescaia (Grosseto). Le celebrazioni del centenario della nascita di Italo Calvino vanno avanti con eventi ed incontri.

Giovedì 21 settembre si inaugura la mostra “Le Ville del Moderno in Toscana. Roccamare, Riva del Sole, Punta Ala“, allestita nella sala consiliare e i giardini pubblici della biblioteca comunale di Castiglione della Pescaia.

La mostra si pone come seguito del convegno scientifico dal titolo “Le Ville del Moderno in Toscana. Roccamare, Riva del Sole, Punta Ala. Tutela e conservazione” che si è svolto nel settembre dello scorso anno a Punta Ala, promosso ed organizzato dal Comune di Castiglione della Pescaia, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Siena, Grosseto e Arezzo, l’Ordine degli architetti di Grosseto e il Dipartimento di architettura-Dida dell’Università di Firenze. Frutto di una primissima sintesi di questo lavoro è il libro dal titolo omonimo al convegno, pubblicato da Didapress nel 2023, che verrà presentato in occasione della mostra.

«La mostra e la pubblicazione degli atti del convegno “Le Ville del Moderno in Toscana” – dichiara Elena Nappi, sindaco di Castiglione della Pescaia – ci aiutano a rendere visibili luoghi che per la loro volontà di creazione sono sempre stati invisibili come le città di Calvino, ma che finalmente possono essere ammirate nella loro bellezza anche ai non addetti ai lavori, mostrando capolavori architettonici unici e particolari».

«L’accordo di ricerca – spiega Fabio Menchetti, dirigente dell’Area tecnica del Comune di Castiglione della Pescaia –, ai sensi dell’articolo 15 della Legge 241/90 fra Comune, Soprintendenza e Università di Firenze-Dipartimento di architettura, teso all’approfondimento storico e architettonico, sarà utilizzato all’implementazione del quadro conoscitivo dei nuovo strumenti urbanistici in corso di redazione».

La mostra

La mostra, che si apre alle 15.30 con i saluti istituzionali e l’inaugurazione alle 16 con una visita guidata ed esplicativa, presenta materiale di archivio e d’epoca proveniente da pubblicazioni del tempo relativo a ville ed insediamenti dell’architettura italiana del dopoguerra presenti sul territorio castiglionese, il loro stato di conservazione, ma anche le buone pratiche per la tutela del patrimonio architettonico del moderno ed oltre. È organizzata per sezioni. Una prima sezione riguarda i quattro principali insediamenti di Roccamare, Riva del Sole, il Gualdo e Punta Ala Porto; una seconda riguarda il patrimonio abitativo costruito da progettisti e maestri dell’architettura italiana del XX secolo, quali Ignazio Gardella, Franco Albini, Ernesto Nathan Rogers e i Bbpr, Ludovico Quaroni, Pier Niccolò Berardi e ancora Ferdinando Poggi, Ugo Miglietta, Walter Di Salvo, Alfonso Stochetti, i 3BM, Valdemaro Barbetta; la terza sezione è un video che raccoglie il materiale presentato; la quarta sezione è invece una rielaborazione delle principali realizzazioni che si concentra sull’idea di spazio che questi progetti, eterogenei per linguaggio, hanno promosso in una individualità autoriale seppur legata da precisi filoni di pensiero.

«Il territorio costiero italiano – spiega Riccardo Renzi, docente del Dida dell’Università di Firenze – offre, nel caso specifico della Toscana, un interessante campione di alcune opere dei maestri dell’architettura italiana del ventesimo secolo; custodisce inoltre una serie di rilevanti realizzazioni di figure meno note, ma assai significative».

«Per l’Ordine degli architetti di Grosseto – afferma il presidente dell’Ordine, l’architetto Stefano Giommoni – è stato un grande onore collaborare con l’Università, con la Soprintendenza e con il Comune di Castiglione della Pescaia, prima nell’organizzazione del convegno e, poi, nell’allestimento della mostra e nella pubblicazione degli atti che verranno presentati in questa occasione. Il grande interesse che abbiamo registrato è la dimostrazione di quanto le buone architetture del periodo contemporaneo abbiano contribuito, e ancora contribuiscono, a valorizzare e ad arricchire il nostro territorio e il nostro paesaggio».

«Considerato che la conoscenza del patrimonio culturale è indispensabile per l’efficace gestione di tutela – aggiunge l’architetto Vanessa Mazzini, funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto ed Arezzo –, questa iniziativa testimonia l’importanza della collaborazione istituzionale come modello operativo virtuoso da perseguire».

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