Castiglione della Pescaia (Grosseto). «Una grande emozione stamani si è respirata durante la cerimonia che ha visto i volti di tanti semplici cittadini ed autorità presenziare all’evento con grande partecipazione».
Così il sindaco di Castiglione della Pescaia, Elena Nappi, che stamani, in una seduta aperta del Consiglio comunale alla presenza delle autorità militari, civili e religiose, ha consegnato simbolicamente le chiavi della città ad Italo Calvino conferendo al prestigioso autore la cittadinanza onoraria postuma, in occasione del centenario della nascita.
«Sono felice – ha aggiunto Elena Nappi – di aver avuto la possibilità di dare ad una figura, importante per la storia del nostro Paese, come quella di Italo Calvino, la cittadinanza onoraria del luogo che lui ha tanto amato e che con questo gesto lo ricambia con tutto il cuore. Tutta la comunità castiglionese è grata per ciò che Italo ci ha lasciato e le testimonianze di Giordano Tommaso, responsabile del dipartimento della Promozione culturale e Istituti italiani di cultura del Ministero degli Affari esteri, di Alejandro Betancourt, responsabile dell’Ufficio Stampa e Affari culturali dell’Ambasciata di Cuba, del presidente della Toscana Eugenio Giani e dell’onorevole Marco Simiani ne sono la prova».
Nel giardino della biblioteca “Italo Calvino” di Castiglione della Pescaia si è svolta poi la cerimonia dell’annullo filatelico con l’emissione del francobollo commemorativo di Italo Calvino, realizzato da Poste Italiane, che ritrae lo scrittore appoggiato sulle pagine di uno dei suoi più celebri romanzi “Il Barone rampante”, e l’apposizione del timbro speciale sulla cartolina creata appositamente per l’evento.
La lettera aperta dell’onorevole Marco Simiani
“Oggi ho partecipato, con molto piacere, all’iniziativa del Comune di Castiglione della Pescaia per celebrare il centenario della nascita di uno dei più illustri scrittori, giornalisti e intellettuali italiani: Italo Calvino – dichiara in una lettera aperta Marco Simiani, deputato del Pd di Grosseto -. È affascinante notare come Calvino abbia scelto proprio questa pittoresca cittadina maremmana per trascorrere gli ultimi anni della sua vita, riposando ora nel cimitero comunale. Vorrei farei i complimenti all’amministrazione locale per le iniziative intelligenti, riconoscenti per celebrare i cento anni di Calvino, con un programma di eventi che promettono di essere variegati e coinvolgenti, fino a culminare con un Consiglio comunale straordinario aperto al pubblico”.
“Nato a Cuba il 15 ottobre 1923 e rientrato in Italia all’età di due anni, Calvino è stato l’archetipo dello scrittore italiano, spaziando dalla narrativa di guerra alllo sperimentalismo letterario. Già dall’età dell’adolescenza, coltivò una passione che si trasformò in una scrittura eclettica, spaziando dalla saggistica politica, alla letteratura, fino ai racconti umoristici – prosegue la lettera -. Tra le tante opere, vorrei ricordare ‘La gran bonaccia delle Antille’, un racconto satirico che offre una parabola marinaresca ambientata nel Cinquecento. Questo racconto sembra ritrarre l’immobilismo dell’Italia e della sinistra, attribuendone la responsabilità al gruppo dirigente. Il narratore, zio Donald (Calvino stesso), un vecchio marinaio, narra la storia di una nave corsara (metafora dei riformisti attuali) intrappolata per mesi in una bonaccia improvvisa di fronte ai galeoni dei Papisti (i conservatori e populisti odierni). Il rispetto delle rigide regole imposte dall’ammiraglio Drake e dal Capitano impedisce all’equipaggio di reagire e uscire dalla bonaccia per sfidare i galeoni dei Papisti, mettendo in luce come l’ingessatura e l’immobilismo ostacolino il cambiamento. Il racconto di zio Donald non ha una vera e propria conclusione, poiché l’obiettivo di Calvino era quello di stimolare i dirigenti e il popolo della sinistra a uscire dall’immobilismo politico in cui si riteneva fossero intrappolati.”
“Calvino, in tutta la sua opera, ci invita a riflettere sul legame tra letteratura e politica. La sua generazione riteneva che il periodo della Resistenza fosse un momento di fervore, ma le scelte del dopoguerra avevano reso le relazioni impermeabili al cambiamento, rendendo difficile il dialogo tra il nuovo linguaggio critico e il sistema politico – termina Simiani -. La letteratura diventa quindi essenziale per la consapevolezza, per dare voce a chi è emarginato, per attribuire un nome a chi è senza identità e per contrastare un linguaggio politico escludente. È un terreno fertile in cui la letteratura si fonde con la politica per rendere la società più grande e inclusiva, dando voce a chi ne è stato privato e opponendosi a un linguaggio politico che esclude la partecipazione della società nei processi decisionali”.
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Italo Calvino viene onorato e festeggiato pure a Bucarest, Romania per il suo Centenario e ne fa prova il programma sotto elencato. Curatrice dell’evento la prof.ssa. Nicoleta IOANA dall’universita Nazionale d’Arte di Bucarest.
Dalle Città invisibili alla città contemporanea
De la Orașele invizibile la orașul contemporan
Progetto pluridisciplinare dedicato
alla Settimana della Lingua italiana nel mondo, edizione 2023
e al Centanario di Italo Calvino
Il progetto è stato ideato e realizzato dall’Università Nazionale di Belle Arti di Bucarest
(UNARTE) – i dipartimenti di grafica e di scultura, in collaborazione con L’Università di
Architettura e di Urbanistica “Ion Mincu” di Bucarest (UAIUM) e con la Facoltà di Lingue
Straniere (FLLS) dell’Università di Bucarest – il dipartimento di italianistica.
Partners del progetto:
– L’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest
– L’Accademia di Romania in Roma sotto il patrocinio dell’Istituto Culturale Romeno
– La Società Dante Alighieri – Comitato di Bucarest
– Radio Romania Culturale
– ARCUB (Il Centro Culturale del Municipio di Bucarest)
– ISOCARP (L’Associazione Internazionale degli Urbanisti)
– l’ Associazione URBAN 2020
– L’Associazione degli Italiani di Romania
PROGRAMMA
17 ottobre 2023 – ARCUB (Str. Lipscani 84-90, Bucarest)
16.00 – 17.00 Inaugurazione della mostra Le città invisibili : i lavori di grafica e di scultura degli
studenti dell’Università Nazionale di Belle Arti di Bucarest (UNARTE) ispirati al volume omonimo di
Italo Calvino.
Presentano: prof. Smaranda BRATU ELIAN (Universitatà di Bucarest), i proff. Carmen APETREI, Elena
DUMITRESCU e Ovidiu CROITORU dell’Università UNARTE.
17.00 – 18.00 Tavola Rotonda sul tema „I meccanismi invisibili della quotidianità urbana in
dialogo con Le città invisibili di Italo Calvino”.
Partecipano : prof. assoc. Nicoleta Silvia IOANA, curatrice del progetto.
ing. urbanista Pietro ELISEI – Presidente ISOCARP
prof. Cornel MORARU – Direttore del Dipartimento Teoria e Ricerca di UNARTE
prof. Bogdan SUDITU – Facoltà di Geografia dell’Università di Bucarest
Claudia PETRESCU – sociologa, ricercattrice presso l’Istituto di Studio della Qualità della Vita
dell’Accademia Romena
Moderatrice prof. Smaranda BRATU ELIAN – FLLS (Università di București)
Gennaio 2024 – Accademia di Romania în Roma
La mostra degli studenti UNARTE sul tema Le città invisibili di Italo Calvino
sarà aperta presso la sede dell’ Accademia di Romania, Piazza José de San Martin, Roma