Grosseto. Tutto pronto a Castiglione della Pescaia per il presepe vivente.
Il centro costiero per un giorno sarà una nuova Greccio, il paese della valle reatina dove nel Natale 1223 Francesco d’Assisi per la prima volta volle far memoria del Bambino nato a Betlemme, “e in qualche modo – scrive il suo biografo – vedere con gli occhi del corpo i disagi per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come fu posto sul fieno tra il bue e l’asino”.
Questo è il presepe e con questo spirito anche quest’anno, domenica 22 dicembre, la parrocchia di Castiglione della Pescaia, con il patrocinio del Comune, vuole offrire alla gente l’opportunità di fermarsi a riflettere sul Dio-bambino, che manifesta al mondo l’amore del Padre.
“A pochi giorni dall’apertura del Giubileo dell’incarnazione, che ci ricorda che sono trascorsi 2025 anni da quell’evento accaduto a Betlemme di Giudea – dichiara il parroco, don Paolo Gentili –, il presepe vivente di Castiglione della Pescaia è un piccolo segno per riorientare il nostro sguardo verso quella capanna e verso un mistero che ci sovrasta, ma che, allo stesso tempo, si è reso comprensibile e tangibile nel vagito di un neonato che il Figlio di Dio”.
Il programma
Oltre 160 figuranti saranno impegnati per l’intero pomeriggio-sera di domenica a fare del borgo medievale di Castiglione un vivace villaggio dove il racconto evangelico si intreccia con la tradizione.
Tutto avrà inizio alle 16 nella chiesa di San Giovanni Battista, dove sarà rievocata propria la storia del primo presepe. Ci sarà chi darà voce e volto a san Francesco, chi a santa Chiara, chi ai compagni dell’Assisiate. In questa circostanza sarà anche offerto un richiamo ad un altro momento fondamentale della vita del Poverello: la sua stimmatizzazione, avvenuta a La Verna nel settembre 1224 dopo la visione mistica di un serafino alato e di cui quest’anno sono stati celebrati gli 800 anni.
Da lì il corteo dei figuranti si muoverà verso l’ex orto dei frati, riaperto a giugno dopo un intervento di riqualificazione e consolidamento che ne ha fatto un vero giardino e dove quest’anno sarà collocata la santa famiglia e la scena della Natività.
Dalle 17.30, per le viuzze del borgo medievale sarà possibile trascorrere del tempo fermandosi a degustare i prodotti offerti negli stand gastronomici, così come ammirare il palazzo di Erode, ricostruito in alcuni ambienti di palazzo Centurioni, godere della maestria di artigiani che riproporranno antichi mestieri, divertirsi con i giocolieri (fino alle 22.00), ammirare la pila di fuoco che sarà accesa in piazza Solti, dove saranno presenti anche i tamburini di Batignano e Gavorrano, nonché il tiro con l’arco, mentre nel piazzale, interamente restaurato, di fronte alla chiesa di San Giovanni Battista ci saranno giochi per bimbi e ragazzi.
Per facilitare la presenza di coloro che hanno difficoltà a raggiungere il borgo autonomamente, dalla chiesa di Santa Maria Goretti, in via Mazoni, sarà attivo un servizio navetta. Per prenotarsi telefonare o inviare un whatsapp al numero 334.1415167.
“”Anche quest’anno vogliamo legare questo grande impegno organizzativo a un gesto di carità in favore delle famiglie cristiane che vivono in Terra Santa e che si accingono a vivere il secondo natale consecutivo in un contesto drammatico, segnato dalla guerra e dalla difficoltà economica. Betlemme in particolare, vive di pellegrinaggi, ma sono oltre quattordici mesi che è tutto fermo. Le offerte raccolte nei vari stands saranno dunque consegnate alla Custodia di Terra Santa”, conclude don Gentili.