Domenica 21 novembre don Gianni Malberti, da 18 anni parroco di Castiglione della Pescaia, si congederà dalla comunità parrocchiale e saluterà la Diocesi di Grosseto, dove arrivò esattamente 30 anni fa.
Altri servizi pastorali lo attendono in Piemonte, a nome della fraternità San Carlo, la società di vita apostolica di cui fa parte. Dal mare don Gianni salirà in una zona montana della Val Soana, dove curerà un’unità pastorale formata da quattro piccole parrocchie.
Domenica, alla Messa delle 11 presieduta dal vescovo Giovanni, il saluto ufficiale.
Il nuovo parroco, don Paolo Gentili, farà il suo ingresso ufficiale il 5 dicembre, con la Messa pomeridiana alle 17.
Nato a Milano nel 1954, don Gianni è sacerdote da quasi quarant’anni. In Maremma è arrivato nel ’91 dopo essere rientrato da Novosibirsk, in Siberia, dove la Fraternità San Carlo ha una missione. Arrivato in Diocesi, gli fu affidata la parrocchia di Bagno di Gavorrano, dove è rimasto fino al 2003, quando il vescovo Agostinelli lo inviò parroco a Castiglione della Pescaia. Nei suoi anni a Grosseto, don Gianni è stato anche direttore dell’ufficio catechistico, ha impostato – su incarico del vescovo Agostinelli – il pellegrinaggio Marrucheti-Campagnatico e ha seguito anche il cammino della fraternità di Comunione e Liberazione.
In un’intervista al settimanale diocesano Toscana Oggi, che domenica sarà distribuito in via straordinaria nella parrocchia di Castiglione con 50 copie, don Malberti racconta i suoi trent’anni in Maremma e i sentimenti con cui si appresta a vivere un nuovo capitolo della sua vita: “Vado in questa nuova realtà, nella diocesi di Ivrea, senza progetti – ha detto –, ma con un grande desiderio: abbracciare questa nuova dimensione e amarla. Alla gente di Castiglione dico di accogliere il nuovo parroco con tutto il cuore e di dare tutta la disponibilità possibile perché la parrocchia possa crescere numericamente e nella consapevolezza della fede“.
Con la partenza di don Gianni si chiude anche la presenza della Fraternità dei missionari di San Carlo Borromeo nella Diocesi di Grosseto. Una presenza durata esattamente trent’anni.