“Nessuna ostativa nei confronti della vicesindaca Elena Nappi, persona capace e dotata di esperienza, ma la sua candidatura non può far parte di un pacchetto ‘tutto compreso’ confezionato dal Pd.”
A dichiararlo, in un comunicato, sono Luigi Favilli, responsabile del Psi di Castiglione della Pescaia, e Giuseppe Conti, coordinatore di Italia Viva a Castiglione della Pescaia.
“Il Polo Socialista Riformista da mesi chiedeva al Partito Democratico di esprimere una candidatura autorevole ed unitaria che fosse espressione di un partito forte e consapevole del suo 32 per cento di consensi ottenuti alle elezioni regionali dello scorso anno – continua la nota -. La scelta di una figura civica, sebbene ottenuta all’unanimità da parte di un organismo di partito politico e non frutto di un dialogo maturato all’interno del tavolo di coalizione, suona un po’ come un campanello di allarme e pone degli interrogativi importanti che non hanno trovato risposte esaustive durante l’ultimo incontro di coalizione”.
“Per questo motivo si è deciso di non partecipare ai lavori del raggruppamento di centrosinistra, ritenendo che allo stato attuale non ci siano le condizioni per intraprendere un percorso condiviso – continua il comunicato -. Evidentemente il Pd castiglionese ritiene di poter vincere le elezioni senza il contributo del Partito Socialista da sempre presente a Castiglione della Pescaia e che in decenni ha prodotto sindaci e validi amministratori, e Italia Viva che, seppur da poco presente nello scenario politico nazionale, alle recenti elezioni regionali ha ottenuto nella piccola svizzera uno dei migliori risultati a livello provinciale. Il Polo Socialista Riformista ha deciso quindi di proseguire il percorso iniziato mesi fa e che oggi lo vede impegnato nel costruire la vera alternativa agli attuali schieramenti di centrosinistra e centrodestra, aprendo in tal modo il proprio perimetro a realtà civiche e moderate del territorio con le quali fin dai primi incontri, sono stati riscontrati molti punti di convergenza”.
“Nessun pacchetto precostituito quindi, ma la consapevolezza da parte di tutti che i principi di unitarietà che dovrebbero essere le fondamenta di una coalizione si applicano sempre – termina la nota –, anche nelle decisioni più importanti”.